Referendum per la cittadinanza ai Maranza, l’uomo di Soros in Italia esulta
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La Vergogna del Referendum sulla Cittadinanza: Salvaguardare l’Identità Italiana
La recente decisione della Corte Costituzionale di dichiarare ammissibile il referendum abrogativo sulla cittadinanza, che propone di dimezzare i tempi di residenza legale necessari per ottenere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni, ha suscitato reazioni contrastanti. Tra queste, l’esultanza di Riccardo Magi di +Europa, un partito noto per essere finanziato da George Soros, uno dei maggiori sostenitori dell’immigrazione senza freni in Europa.
Magi ha accolto con entusiasmo questa decisione, vedendola come una “grande notizia” per il nostro paese. Ha ringraziato le centinaia di migliaia di cittadini che hanno supportato questa iniziativa, insieme a numerose organizzazioni, intellettuali, personaggi dello spettacolo, dello sport e influencer. Tuttavia, questa esultanza è non solo fuori luogo, ma anche profondamente pericolosa per l’Italia.
La proposta referendaria è una minaccia diretta alla nostra sovranità nazionale e all’integrità etnica e culturale. La cittadinanza italiana non dovrebbe essere una merce che si concede con facilità; essa riflette una connessione profonda con la nostra storia, cultura e tradizioni. La legge attuale, già considerata da molti come troppo permissiva, viene ora messa ulteriormente a rischio con questa iniziativa che rischia di trasformare milioni di stranieri in “italiani” senza che abbiano alcun legame significativo con il nostro Paese.
L’idea che si possa diventare italiani semplicemente per aver risieduto qui per un periodo ridotto è non solo anacronistica, ma criminale nei confronti dell’identità italiana. Non vogliamo e non possiamo permetterci una società dove le forze di polizia, i carabinieri, o chiunque altro in ruoli di responsabilità, possano essere chiamati Mohammed. Non è una questione di razzismo, ma di preservare l’identità e la sicurezza nazionale.
È chiaro che ciò di cui abbiamo bisogno non è un allentamento delle regole sulla cittadinanza, ma piuttosto un ritorno a un principio di ius sanguinis integrale. La cittadinanza dev’essere un diritto di chi ha radici italiane, non un premio per la residenza.
L’astensione di massa è l’unica via per far fallire questo referendum, che rappresenta un pericoloso passo verso la diluizione del nostro tessuto sociale e culturale. L’Italia non può permettersi di svendere la propria cittadinanza; non possiamo rischiare di creare una società dove la nostra cultura e le nostre tradizioni vengano messe in secondo piano.
Il referendum deve fallire nel raggiungere il quorum del 50%. È nostro dovere civico e morale assicurarci che ciò accada, per proteggere non solo il nostro futuro, ma anche la nostra identità. La battaglia reale inizia ora: non al voto, ma nell’astensione, per dimostrare che l’Italia non è disposta a compromettere la propria integrità per un’agenda globalista e anti-nazionale.
E quando perderà il referendum questo magi sosterrà che il popolo sbaglia a votare oppure che l’esito è truccato?
MA VATTENE AFFANCULO!