Sbarcati altri 800 clandestini in 2 giorni nel silenzio totale

Negli ultimi due giorni, l’Italia ha assistito a uno spettacolo vergognoso: 800 clandestini sono sbarcati sulle nostre coste, un’azione che non solo mette a rischio la sicurezza nazionale ma anche il benessere dei cittadini italiani. La situazione è ancor più aggravata dall’arrivo imminente di un’altra nave ONG diretta a Genova, con altri 100 “invasori” a bordo. Da inizio anno, il numero di sbarchi ha già raggiunto quasi 1300, un dato che dovrebbe far suonare tutti gli allarmi di un governo che si rispetti.

Lo stesso numero di sbarchi dello stesso mese del 2024.

Questo governo, tuttavia, sembra cieco e sordo davanti a questi numeri. Parliamo di un vero e proprio tradimento del popolo italiano, un’omissione che non si può più ignorare. La politica dei porti aperti è una dimostrazione lampante di debolezza e mancanza di volontà di proteggere il nostro paese. Non solo stiamo vedendo un aumento esponenziale degli arrivi, ma ogni sbarco rappresenta una sfida continua per le risorse già limitate del nostro sistema sociale, sanitario e di sicurezza.

Le ONG, sotto la bandiera dell’umanitarismo, continuano a operare come taxi del Mediterraneo, portando in Italia non solo persone in cerca di una vita migliore, ma anche potenziali minacce per la nostra sicurezza. I controlli sono insufficienti, e il rischio di infiltrazione da parte di elementi criminali o terroristici è reale e tangibile. Questo non è allarmismo, è la cruda realtà di una nazione che non riesce a proteggere i suoi confini.

Perché il governo non agisce? L’Italia non può continuare a essere il campo di accoglienza dell’Europa. Il nostro paese ha già dato fin troppo, e ora vediamo solo il risultato di una politica migratoria fallimentare e di una gestione inadeguata. Le promesse di chiusura dei porti sono state solo parole vuote, un inganno elettorale che ha lasciato i cittadini in balia di un’ondata migratoria senza precedenti.

Ogni nuovo sbarco è un’offesa alla sovranità italiana, un insulto a chi vive qui e contribuisce al bene comune. È tempo di dire basta. È tempo che il governo italiano prenda misure drastiche per chiudere i porti e proteggere i suoi cittadini. Non possiamo permetterci di essere il punto di approdo per ogni migrante che attraversa il Mediterraneo. L’Italia merita di meglio, merita un governo che non solo parli, ma agisca per la sicurezza e il benessere del suo popolo.

Chiudere i porti non significa chiudere il cuore, ma significa proteggere una nazione già messa a dura prova. È ora di alzare la voce, di pretendere risposte e azioni concrete. Gli italiani non possono permettersi di vivere in una nazione senza confini, senza controllo, senza un futuro sicuro. È tempo di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.

Sbarcati altri 800 clandestini in 2 giorni nel silenzio totale ultima modifica: 2025-01-21T17:20:15+00:00 da V