Paghiamo il sussidio ai molestatori del Duomo, mozione Lega per espellerli
Related Articles
Il Consiglio regionale della Lombardia, con 41 voti favorevoli e 19 contrari, ha approvato una mozione della Lega che chiede alla Giunta regionale di “sostenere il Governo nell’adozione di misure adeguate al fine di contrastare i fenomeni di violenza collettiva, molestie sessuali, radicalizzazione religiosa e disprezzo verso le istituzioni italiane e la civiltà occidentale anche privando l’opportunità di accedere ai benefici di welfare garantiti dal nostro sistema sociale per coloro i quali si macchiano di tali crimini; sostenere il Governo nelle politiche atte a fermare l’immigrazione clandestina, nonché’ potenziare il sistema di espulsioni e rimpatri per gli immigrati clandestini e gli stranieri che compiono reati gravi”.
“Con questa mozione – ha detto il capogruppo del Carroccio Alessandro Corbetta – condanniamo i gravissimi fatti di Capodanno, le violenze di piazza di Busto Arsizio e nelle principali città italiane, tra cui Milano, Bologna, Roma, Torino” ma anche “le aggressioni” alla forze dell’ordine dopo i fatti di Brescia della scorsa settimana, con le perquisizioni delle attiviste in Questura che hanno scatenato la polemica.
“Diamo solidarietà alle forze dell’ordine che devono essere nelle condizioni di agire per tutelare la sicurezza dei cittadini. Infine, sosteniamo il governo e chiediamo un potenziamento delle misure a contrasto dell’immigrazione clandestina. Poi è fondamentale potenziale i rimpatri. Abbiamo una situazione soprattutto a Milano e in Lombardia che oggi deve portare tutto il governo, come già sta facendo, a potenziare quelle misure necessarie per rimandare a casa chi delinque e chi non si vuole integrare a casa nostra”.
Durante la seduta di oggi il tema della sicurezza ha tenuto banco anche per altre tre mozioni su cui l’aula si e’ spaccata. Si tratta in particolare di una mozione di Fratelli d’Italia, una di Forza Italia e una del Pd. Tutte e tre chiedevano di manifestare solidarietà alle forze dell’ordine dopo “le aggressioni subite” nelle ultime settimane, ma i partiti si sono divisi sui contenuti delle mozioni, in particolare in relazione all’inseguimento di Ramy Elgaml, il delinquente morto lo scorso novembre al Corvetto.
Ma non è abbastanza. L’islamizzazione sta trasformando le nostre città, i nostri quartieri, la nostra società. Le tradizioni, le leggi e la nostra stessa sicurezza sono sotto attacco. Dobbiamo andare oltre: dobbiamo vietare l’ingresso di ulteriori immigrati islamici. Ogni nuovo arrivo non fa che esacerbare il problema, alimentando una cultura che non rispetta la nostra, che non si integra ma che cerca di dominare.
Il nostro paese è a un bivio: o difendiamo la nostra identità, la nostra libertà, la nostra cultura, o permettiamo che l’Islam radicale ci porti indietro di secoli, trasformando l’Italia in un luogo dove la dignità della donna è calpestata e dove la sicurezza diventa un ricordo. Vietare il velo è solo il primo passo; l’azione decisiva è fermare il flusso di questa cultura estranea che minaccia di annullare la nostra.
È tempo di agire con forza, di chiudere le porte a chi vuole imporre una visione del mondo che ci è estranea. L’Italia non può diventare il campo di battaglia di una guerra che rischia di distruggere tutto ciò che siamo anche solo con la propria presenza.
A parole son tutti bravi…