Immigrati incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri

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By V gennaio 21, 2025 23:22

Immigrati incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri

Nuove Violenze al CPR di Gradisca: È Ora di Agire con Forza!

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Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo è diventato il teatro di una vergognosa e violenta rivolta che non può più essere ignorata. Lunedì sera, una trentina di migranti ha deciso di trasformare ciò che dovrebbe essere un luogo di transizione in un campo di battaglia, salendo sui tetti, danneggiando impianti idraulici ed elettrici e praticando ben sette varchi nella struttura. Non è stata solo una protesta; è stato un attacco premeditato contro la sicurezza e l’ordine pubblico del nostro paese.

Le violenze non si sono fermate lì. Martedì 21 gennaio, la situazione è ulteriormente degenerata con incendi nella cosiddetta “zona rossa” e la distruzione di barriere in plexiglass che separano le camerate. Questo non è solo vandalismo; è un atto di sfida aperta contro le autorità italiane.

Ma chi sono i veri responsabili? Non si tratta solo dei migranti che agiscono direttamente, ma di un network ben organizzato di estremisti rossi che coordinano queste rivolte dall’ombra. È inaccettabile che il Partito Democratico (PD) si schieri a favore dei rivoltosi, chiedendo la chiusura dei CPR. La vera soluzione non è chiudere questi centri, ma rinchiudere chi appoggia simili atti criminali.

Giovanni Sammito del sindacato di polizia Siulp ha correttamente sottolineato che “un fatto che parla da sé sul grado di vulnerabilità della struttura nonostante i continui rattoppi”. Ma non possiamo più permetterci di lasciare il tutto alla fortuna. La sicurezza dei nostri agenti, la salvaguardia delle strutture pubbliche e l’ordine pubblico esigono un intervento immediato e deciso.

Un Appello Urgente per la Militarizzazione delle Espulsioni

Chiediamo a gran voce al governo di militarizzare le operazioni di espulsione. Non possiamo più accettare che le nostre strutture vengano devastate, che i nostri agenti rischino la vita e che la nostra società sia minata da atti di violenza organizzata.

Aumento della sicurezza: Serve un immediato rinforzo delle forze di sicurezza all’interno e intorno ai CPR, con l’impiego di unità speciali capaci di prevenire e rispondere a tali emergenze.
Misure di espulsione più severe: Non possiamo più tollerare che chi commette atti violenti resti nel nostro paese. Le espulsioni devono essere rapide, efficaci e, se necessario, forzate con l’uso di mezzi militari.
Punizione degli istigatori: È necessario identificare e punire duramente chi, dall’interno e dall’esterno, coordina queste rivolte. Gli estremisti rossi che fomentano il caos devono essere messi fuori gioco.

Il sindacato di polizia Siulp ha ragione a denunciare l’inerzia delle istituzioni. Ma non basta protestare; dobbiamo agire. La visita del sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, prevista a fine mese, deve essere l’occasione per un cambio radicale di politica. Non possiamo permettere che i CPR diventino zone franche per chi vuole sfidare la nostra sovranità e sicurezza.

Chiediamo al governo di adottare misure estreme, di militarizzare le espulsioni e di dimostrare con azioni concrete che l’Italia non è un campo di battaglia per violenti e estremisti. La nostra pazienza è finita, e la nostra sicurezza non è negoziabile.

Immigrati incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri ultima modifica: 2025-01-21T23:22:12+00:00 da V
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By V gennaio 21, 2025 23:22
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell gennaio 22, 10:19

    Eh no, non si può più giocare a nascondino col “liberi tutti” finale e nemmeno piagnucolare “PAPA’ TE LO GIURO: STAVO QUASI PER VINCERE!” quando ti sbattono in galera per sovversione…

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