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Capodanno a Milano: La Brutale Realtà dell’Invasione Islamica

La notte di Capodanno a Milano è stata un incubo per le donne italiane, grazie a immigrati islamici senza rispetto né vergogna. Una ragazza emiliana ha denunciato di essere stata molestata da un uomo di origine pakistana o indiana, dimostrando che questi migranti non sono qui per integrarsi ma per umiliare e violare le nostre donne. Piazza del Duomo è diventata un campo di battaglia, con questi invasori che hanno scelto di infangare la nostra festa. La vittima ha descritto come un degenerato abbia cercato di affermare il dominio della sua cultura non rispettosa delle donne. Salvata dal fidanzato, la giovane ha evidenziato il pericolo del “taharrush gamea”, un rituale islamico di umiliazione. Questo non è isolato, ma parte di un attacco alla nostra società. È tempo di agire contro questa invasione che porta solo violenza e distruzione.

La notte di Capodanno a Milano è stata un campo di battaglia per le nostre donne, grazie a un’orda di invasori islamici che hanno deciso di trasformare la nostra festa in un incubo. Una giovane italiana ha subito molestie da un individuo di origine pakistana o indiana, dimostrando ciò che temevamo: questi migranti non sono qui per integrarsi ma per portare violenza, per stuprare e umiliare le nostre donne.

Piazza del Duomo, cuore della nostra cultura, è stata profanata da questi invasori che non solo insultano l’Italia ma la violano con atti barbari. La giovane vittima ha raccontato di come la mano di un degenerato abbia cercato di affermare il dominio di una cultura che disprezza le donne. Solo l’intervento del suo fidanzato l’ha salvata da un destino peggiore, ma l’episodio è un chiaro esempio del “taharrush gamea”, un rituale islamico di violenza e degradazione contro le donne occidentali.

Non è un caso isolato; è un allarme che suona per la nostra società. Questi migranti islamici non sono qui per costruire, ma per distruggere, per annientare la nostra libertà e sicurezza. Ogni giorno che tolleriamo questa infiltrazione, mettiamo a rischio la nostra esistenza stessa. È ora di gridare basta, di proteggere le nostre donne, di fermare questa invasione che porta solo paura, violenza e la distruzione del nostro stile di vita. Basta con la tolleranza per chi viene qui solo a stuprare e distruggere.