Quante ne devono stuprare per iniziare con la remigrazione?
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L’Immigrazione: Un’Assedio alla Nostra Sicurezza
L’Italia è sotto assedio, e non da una forza esterna, ma da un problema che abbiamo invitato dentro le nostre città: l’immigrazione. Ogni giorno, le notizie ci bombardano con storie di violenza e crimini che non possono più essere ignorati.
Una giovane donna a Roma, uscita per una serata in discoteca, è stata drogata e brutalmente stuprata da un immigrato senza scrupoli. È una realtà che non possiamo più nascondere sotto il tappeto della falsa compassione. Un ex prete, che ha costruito una fortuna sull’accoglienza, ha la faccia tosta di difendere i giovani colleghi degli stupratori di Piazza Duomo, parlando di “discriminazione” mentre ignora il vero problema: l’importazione di criminali sotto il velo del buonismo.
Una ragazza di 18 anni ha vissuto un incubo, credendo che il suo ultimo momento fosse arrivato mentre veniva strangolata durante uno stupro brutale. Questo non è un caso isolato; è il risultato di politiche che hanno aperto le porte a chi non rispetta le nostre leggi o la nostra gente. Un africano, che si divertiva a commettere stupri di gruppo, è stato espulso, ma quanti altri come lui vagano liberi tra noi, protetti da leggi che non tengono conto della sicurezza delle nostre figlie?
A Milano, durante il Capodanno, quello che avrebbe dovuto essere un momento di festa è diventato un campo di battaglia dove giovani donne italiane e straniere sono state sistematicamente molestate e violentate da gruppi di immigrati. Una donna ha raccontato come mani estranee si infilassero sotto il suo vestito, trasformando la celebrazione in un incubo.
I sindaci di sinistra hanno permesso che palazzi occupati diventassero non solo rifugi per gli immigrati ma anche luoghi dove le nostre bambine rischiano di essere stuprate. Questi edifici non sono più semplici alloggi di emergenza; sono diventati covi di criminalità dove la nostra sicurezza è messa da parte per un’ideologia che ha fallito miseramente.
L’Italia è a un bivio. Non possiamo continuare a ignorare il legame diretto tra l’immigrazione illegale e l’aumento dei crimini sessuali. È tempo di agire, di militarizzare le nostre frontiere, di espellere chi viola le nostre leggi con la stessa rapidità con cui vengono accolti. Dobbiamo smettere di assecondare politiche che mettono a rischio la nostra cultura, la nostra sicurezza, il nostro futuro. L’immigrazione clandestina non è solo una questione di numeri; è una minaccia alla nostra stessa esistenza. È ora di dire basta.
E, in questo, cosa fa il governo italiano? Nulla. Tre anni persi. Ha rimpatriato più clandestini Trump in tre giorni che Meloni in tre anni. Se avesse messo nella lotta all’invasione lo stesso impegno profuso nell’aiutare gli ucraini a morire meglio, oggi in Italia ci sarebbero centinaia di migliaia di clandestini in meno tra quelli che ha fatto sbarcare e quelli che avrebbe potuto rimpatriare.
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