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Allarme rosso per Bologna: Stato e immigrazione fuori controllo!

Sabato 25 gennaio, nel cuore della notte, la nostra città è stata nuovamente assalita dai delinquenti della seconda generazione. Un ragazzino marocchino di soli 15 anni, nato nel 2010, ha dimostrato quanto sia profondo il problema dell’immigrazione di SECONDA GENERAZIONE. Questo giovane, incensurato ma non per questo meno pericoloso, è stato fermato dopo aver terrorizzato, insieme ad altri dieci ‘colleghi’, passanti e clienti nei pressi di via Acri e Via Petroni, brandendo un taglierino e resistendo con violenza agli agenti di Polizia.

L’episodio è emblematico di una situazione ormai insostenibile: questi giovani, cresciuti in Italia ma senza alcun senso di appartenenza o rispetto per le nostre leggi, si sentono impuniti. Non solo il ragazzo aveva un’arma da taglio, ma ha anche cercato di fuggire, colpendo gli ufficiali con calci e pugni. E cosa succede? Lo Stato, invece di prendere misure drastiche, lo riaffida alla famiglia, come se questo fosse sufficiente per risolvere il problema!

Questo è il risultato di una politica migratoria fallimentare e di un sistema giudiziario troppo permissivo. Le nostre città sono ormai ostaggio di questi giovani criminali di seconda generazione che non conoscono altro che violenza e disordine. Gli Street Tutor sono una stupidaggine tipica della sinistra. È chiaro che il Comune di Bologna, con le sue iniziative di sicurezza, sta solo mettendo bende su una ferita che necessita di interventi chirurgici.

Bologna, una volta una città di cultura e sicurezza, è ora un campo di battaglia per bande giovanili che non hanno alcun rispetto per la nostra società. È tempo di cambiare rotta: espulsione immediata per chi delinque e le loro famiglie, invece di questa farsa di affidamento che non protegge i cittadini ma solo i trasgressori. La sicurezza e l’ordine pubblico devono prevalere su una politica di accoglienza che ha fallito miseramente.

Remigrazione.