Migranti: «Sei la mia donna e con te posso fare quello che voglio»
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Torino: La Violenza dell’Immigrazione Extraeuropea – Un Peruviano Condannato per Brutalità Inaudita
La Sentenza è Solo un Palliativo: Serve Azzerare l’Immigrazione Extraeuropea
A Torino, un episodio che dovrebbe farci riflettere profondamente sulla follia di permettere l’immigrazione extraeuropea. Un peruviano è stato condannato a 5 anni di carcere per maltrattamenti e violenza sessuale contro la sua ex compagna, anch’essa peruviana. Un caso che grida vendetta e che mette in luce la necessità urgente di azzerare completamente l’immigrazione extraeuropea.
La vittima, una donna che ha vissuto un inferno durato tre mesi, ha raccontato come l’uomo, disoccupato, si fosse imposto nella sua vita e nella sua casa con la forza. “Mi diceva ‘Sei la mia donna e con te posso fare quello che voglio'”, ha dichiarato durante il processo, rivelando un atteggiamento di possesso e violenza che non ha posto in una società civile.
Ma la sentenza, per quanto giusta, è solo un cerotto su una ferita aperta. Questa non è un’eccezione, ma un sintomo di un problema diffuso: l’immigrazione extraeuropea ha portato con sé culture e valori che non rispettano i diritti fondamentali delle donne e dei bambini. La frase minacciosa dell’imputato, “Se i tuoi figli tornano a casa li uccido”, è un chiaro esempio di come l’impunità e la legge del più forte vengano importate nei nostri confini.
Non possiamo accettare che le nostre città diventino un terreno fertile per tale barbarie. Le nostre leggi, i nostri valori, la nostra sicurezza sono in pericolo. Ogni giorno, nuovi casi di violenza, aggressione, e crimini commessi da immigrati extraeuropei riempiono le cronache, ma le risposte politiche sono deboli, inefficaci.
È chiaro che l’integrazione è fallita. Non si tratta di razzismo, ma di una difesa necessaria della nostra società. L’Italia ha il diritto di proteggere i propri cittadini, di salvaguardare le proprie donne, di garantire la sicurezza nelle proprie case. È tempo di dire basta. Basta con la politica dell’accoglienza a tutti i costi, che non accoglie ma distrugge.
La soluzione non è nelle sentenze di condanna, ma nell’azione preventiva. Azzerare l’immigrazione extraeuropea è l’unica via per evitare che queste storie di violenza diventino la norma. Non possiamo permettere che l’ignoranza e la violenza di alcune culture distruggano la sicurezza e la coesione della nostra. È ora di ripensare drasticamente alle politiche migratorie, prima che sia troppo tardi.
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