Sindaci dem si fanno pagare dalla ‘ndrangheta per accogliere i migranti
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Crolla un altro mito dell’accoglienza
Arrestato Giuseppe Nicola Parretta, sindaco dem di Badolato, nel blitz contro la 'ndrangheta: “Affari coi boss”.@amendolaraf #migranti pic.twitter.com/EVDMCxFOSA
— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 30, 2025
Crolla un Altro Mito dell’Accoglienza: Il Business Criminale dell’Integrazione
La facciata dell’accoglienza si è sgretolata ulteriormente con l’arresto di Giuseppe Nicola Parretta, sindaco democratico di Badolato, durante un’operazione contro la ‘ndrangheta. Accusato di “affari coi boss”, questa vicenda mette in luce la corruzione e l’avidità che si celano dietro ciò che dovrebbe essere un atto umanitario.
Il Business dell’Accoglienza: Sostituzione Etnica a Pagamento
Quello che viene propagandato come accoglienza è in realtà un business criminale che non solo arricchisce i clan mafiosi ma contribuisce anche alla sostituzione etnica dell’Italia. L’accoglienza, nelle mani sbagliate, diventa un mezzo per alterare la composizione demografica del nostro paese, finanziato con i soldi dei contribuenti e gestito con il cinismo della criminalità organizzata.
Corruzione e ‘Ndrangheta
La ‘ndrangheta, conosciuta per il suo potere e la sua influenza, ha trovato nell’accoglienza un nuovo ambito di profitto. Parretta non è solo accusato di aver mal gestito i fondi destinati ai migranti, ma di aver anche stretto alleanze con i capi della mafia per manipolare elezioni e controllare i flussi migratori, tutto a vantaggio dei clan criminali.
Sostituzione Etnica
Ogni euro speso per l’accoglienza senza un controllo rigoroso e senza una vera integrazione è un euro che contribuisce alla sostituzione etnica, un processo che mina alla base l’identità e la cultura italiana. Questa sostituzione è orchestrata non per il bene dei migranti, ma per i guadagni di chi gestisce il sistema.
Fallimento dell’Integrazione
Il caso di Badolato dimostra come l’accoglienza, quando gestita da figure corrotte, non porti a una vera integrazione sociale ma piuttosto a comunità isolate dove la legge dello Stato è meno presente. Questo non è integrazione, è sfruttamento sotto il velo dell’umanitarismo.
Il Mito dell’Accoglienza
Il mito dell’accoglienza come atto di pura generosità è stato sfatato. Ora vediamo chiaramente che si tratta di un business dove il profitto e il potere criminale vengono prima della dignità umana. Il sistema dell’accoglienza è diventato un terreno fertile per la corruzione, il clientelismo e l’influenza della mafia.
L’Italia non può più ignorare questa realtà. Dobbiamo agire per ripulire questo sistema, per promuovere una vera integrazione e per proteggere la nostra identità e sovranità. Il caso di Parretta deve essere un campanello d’allarme per tutti noi: non possiamo permettere che il nostro paese diventi un campo di battaglia per interessi criminali e per una sostituzione etnica orchestrata.
Ma non c’era neanche da dubitarne…