Toghe rosse: 27 mesi di golpe giudiziario contro il governo eletto dal popolo
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L’Eversione delle Toghe Rosse: Un Attacco Sistemico alla Democrazia.
Dai Cpr alle riforme. Tutti gli assalti della magistratura rossa contro il governo.
Le toghe rosse hanno dichiarato guerra al governo italiano, trasformando il loro ruolo da guardiani della legge in veri e propri sovvertitori dell’ordine costituzionale. Da 27 mesi, sotto la guida del governo Meloni, abbiamo assistito a un assalto senza precedenti contro l’esecutivo in ogni campo: trasporti, opere pubbliche, immigrazione, sicurezza, riforme, e diritti.
Il “partito delle toghe rosse“ ha deciso di prendere il controllo dell’agenda politica, sovvertendo decisioni prese democraticamente e minando la volontà popolare. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha denunciato questa situazione a Milano, durante l’evento “La Ripartenza” organizzato da Nicola Porro, sottolineando come “Le toghe vogliono decidere la politica industriale, ambientale, le politiche per l’immigrazione, vogliono decidere come si possa riformare la giustizia.” Ma chi può controllare questi giudici quando sbagliano? Nessuno.
Ecco una cronaca degli attacchi delle toghe:
Immigrazione: Il 11 ottobre 2023, il Tribunale di Catania ha emesso una sentenza che ha fatto crollare i decreti Cutro, liberando migranti trattenuti nei Cpr. Un’azione che ha avuto eco in tutta Italia, con altre Corti che hanno seguito l’esempio, annullando le misure del governo contro l’immigrazione illegale. Il progetto di trasferimento in Albania, iniziato il 19 ottobre 2024, è stato immediatamente smantellato da sentenze della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma e altri, dimostrando chiaramente l’intenzione delle toghe di sabotare politiche di sicurezza nazionale.
Riforme: Il 15 novembre 2024, la Corte Costituzionale ha ridimensionato l’autonomia differenziata, assecondando ricorsi politicamente motivati da Regioni guidate dal PD. Il progetto del Ponte sullo Stretto è stato ostacolato dal Tar del Lazio, mostrando un evidente pregiudizio contro opere pubbliche di interesse nazionale.
Trasporti e Scioperi: Quando il vicepremier Matteo Salvini ha tentato di gestire il caos dei trasporti pubblici, il Tar ha annullato il suo provvedimento, dimostrando come le toghe siano pronte a intervenire anche nei dettagli più operativi della gestione pubblica.
Questa non è giustizia, è eversione. Le toghe rosse stanno minando la democrazia italiana, imponendo un’agenda politica che non ha ricevuto alcun mandato elettorale. Se vogliono governare, devono candidarsi e affrontare il giudizio degli elettori, non manipolare la legge da dietro la toga. L’Italia merita un sistema giudiziario che rispetti la volontà popolare e non la sovverta.
Provare a sodomizzarli con dei candelotti di dinamite?
Gli diciamo che è un dono dei loro amici baluba così accetteranno senza protestare e poi gli chiediamo se per caso hanno da accendere…