Attacco all’Italia dal migrante anti-Meloni: teniamo in Italia chi ci disprezza

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By V febbraio 4, 2025 15:05

Attacco all’Italia dal migrante anti-Meloni: teniamo in Italia chi ci disprezza

“Sono Vittima Due Volte”: L’Assurda Accusa di Chi Sputa nel Piatto in cui Mangia

L’Italia è sotto attacco, non dai suoi nemici esterni, ma da chi ha trovato rifugio nei suoi confini. Lam Magok Biel Ruei, un immigrato sudanese, ha avuto l’ardire di denunciare il governo italiano per aver rilasciato Najem Osama Almasri, un comandante libico accusato di crimini contro l’umanità. Questo non è solo un caso di ingratitudine; è uno sputo in faccia all’Italia, un paese che ha accolto questi presunti “profughi” che fuggendo dal Sud Sudan hanno deciso di attraversare mezza Africa per finire a farsi ‘torturare’ in Libia e imbarcarsi verso l’Italia.

L’Accusa di Lam Magok

Lam Magok dipinge l’Italia come un regime, paragonandola alla dittatura da cui proviene. “Sono stato vittima due volte”, dichiara, accusando l’Italia di aver liberato il suo torturatore. Ma quale diritto ha un immigrato di accusare il paese che lo ha accolto, di averlo “tradito”? Da chi è arrivato su un barcone, avendo scelto volontariamente di attraversare mezza Africa per raggiungere la Libia, per poi cercare in Italia fortuna è il colmo della sfacciataggine accusare il nostro paese di mancanza di giustizia.

Il Caso Almasri e la Presunta Responsabilità dell’Italia

Almasri, accusato di crimini contro l’umanità, è stato espulso dall’Italia dopo la sua scarcerazione. Magok accusa il governo di non aver bloccato questo criminale, ignorando forse che l’Italia non può fare da carceriere del mondo. Perché allora l’Italia dovrebbe essere l’unico baluardo contro i criminali internazionali, specialmente quando si tratta di persone che non rispettano le nostre leggi e la nostra ospitalità?

La Questione dell’Ingratitudine

Questi “vittime” che arrivano dall’Africa, spesso scelgono percorsi pericolosi e costosi, preferendo la Libia, paese noto per essere in mano alle milizie e per il trattamento disumano dei migranti, piuttosto che nazioni vicine dove potrebbero trovare rifugio. Perché non l’Egitto, non l’Arabia Saudita o il Sud Africa? La risposta è semplice: l’Italia è vista come un facile bersaglio, un paese che offre diritti senza chiedere doveri.

La Nuova Sinistra e il Caso Soumahoro

È evidente che questa denuncia è solo un altro tentativo della sinistra di creare un nuovo Soumahoro, un simbolo di lotta contro un governo che cerca di mantenere l’ordine e la giustizia. Ma non ci caschiamo. L’Italia non è una discarica per chi ha problemi nel proprio paese; non tocca a noi risolvere i conflitti interni dell’Africa o garantire giustizia per crimini commessi altrove.

Conclusione

Non possiamo più tollerare chi, dopo aver ricevuto ospitalità, si permette di criticare e accusare il paese che lo ha accolto. Lam Magok, con la sua denuncia, ha dimostrato non solo ingratitudine ma anche una totale mancanza di rispetto per l’Italia e per gli italiani. È tempo che l’Italia smetta di essere il capro espiatorio di chi non rispetta il nostro paese e le nostre leggi. La vera ingiustizia è vedere l’Italia, una nazione con una storia millenaria di civiltà, trattata come un regime da chi dice di non avere mai conosciuto altro che guerra e dittatura. Sarà vero?

Attacco all’Italia dal migrante anti-Meloni: teniamo in Italia chi ci disprezza ultima modifica: 2025-02-04T15:05:38+00:00 da V
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By V febbraio 4, 2025 15:05
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 4, 16:59

    “… Teniamo in Italia chi ci disprezza… ”

    E’ vero: ci sono almeno tre milioni di bastardi pidioti che nessuno manda via dal paese…

    Reply to this comment
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