Nora, uccisa a 15 anni da spacciatori africani come Pamela
Related Articles
Un’Altra Pamela Mastropietro: Nora, 15 Anni, Stroncata da Immigrati senza Scrupoli
Nora, una vita segnata dalla sofferenza e dal dolore, è morta a soli 15 anni in un mondo di degrado totale, trovata senza vita in un appartamento abbandonato a San Bonifacio, Verona. Una ragazzina con un passato difficile, iniziata alla droga a 12 anni, vittima di un sistema che l’ha sfruttata fino alla fine.
Ricorda oltre la vicenda di Pamela anche gli stupri etnici inglesi.
La madre di Nora, Luciana, urla la sua rabbia e il suo dolore durante un presidio a Verona, denunciando le oscurità che circondano la morte della figlia. Nonostante l’autopsia non mostri segni di violenza, l’ipotesi di un’overdose è forte, ma l’accusa è chiara: Nora è stata usata e venduta da chi avrebbe dovuto proteggerla.
Il principale indagato è un 30enne tunisino, accusato di omicidio come conseguenza di altro reato, ma è irreperibile. Che fine ha fatto? Chi lo protegge? La madre di Nora lo sa: “Mia figlia si fidava delle persone sbagliate. Quella casa a San Bonifacio l’ha vista solo due volte, e quella è stata l’ultima.”
Le accuse si allargano: una donna brasiliana, descritta come una manipolatrice, avrebbe portato Nora a quella festa fatale, vendendola ad un criminale. L’amica di Nora, scampata per un pelo a un tentativo di stupro, non ha dubbi: “Nora è morta per mano di chi l’ha sfruttata, di chi ha approfittato della sua ingenuità.”
Ma chi difende questi immigrati senza scrupoli? Chi continua a sostenere che l’accoglienza senza controllo sia la risposta giusta? Gli amici di Nora e la sua famiglia chiedono giustizia, giustizia per una ragazzina che si è fidata di chi non meritava fiducia.
Don Antonio Coluccia, un sacerdote che conosce bene il marcio della criminalità e del degrado, ha parlato chiaro: “La droga è un bluff, la droga uccide i sogni e i giovani.”
E mentre ci prepariamo a dire addio a Nora in una moschea a Verona, la domanda rimane: quanti altri giovani devono morire perché si capisca che non possiamo più permettere che la nostra società diventi un terreno fertile per il crimine e lo sfruttamento da parte di chi non ha rispetto per la vita umana?
Basta con le giustificazioni, basta con le scuse per chi viene qui solo per approfittare e distruggere. Basta con chi difende questi criminali, chiamandoli vittime. Nora non è morta per caso, è morta perché non siamo stati capaci di proteggerla da chi, con la scusa dell’immigrazione, ha portato solo morte e disperazione.
Il problema è la comunicazione con le “nuove” generazioni, compresa quella dei cinquantenni: come si fa a fargli capire che la droga è un male da evitare se subiscono un bombardamento mediatico 24 ore su 24 che li tranquillizza sostenendo il contrario?
A chi dare retta, al vecchio rompiballe oppure al cantante di moda?
Io ho mandato affanculo i miei, fatelo anche voi con i vostri perchè sono perduti, già morti… sono deboli e manovrabili. respirano e parlano ancora ma sono già morti…
NB: discorso già fatto di persona diverse volte nella speranza di salvare almeno i genitori di figli tossici e recepito solo quando ormai era troppo tardi…