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Emergenza Baby Gang Multietniche: Azzerare l’Immigrazione di Seconda Generazione!

L’Italia è sotto attacco da un’ondata di criminalità giovanile senza precedenti. Parliamo delle cosiddette “baby gang” multietniche, composte da individui che sono nati o cresciuti qui, hanno frequentato le nostre scuole, goduto dei nostri diritti, e in molti casi ottenuto la cittadinanza italiana. Ma la realtà è sconcertante: alcune culture sono incompatibili con la nostra società, e questa “integrazione” è una chimera pericolosa.

Emergenza baby gang multietniche

Spesso sono nati e cresciuti in Italia, hanno frequentato le scuole italiane, hanno avuto accesso ai medesimi diritti dei loro coetanei, diventando in alcuni casi pure cittadini italiani.

Ma alcune culture non sono e non saranno mai… pic.twitter.com/PFsTUJWQyz

— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 5, 2025

Quanti altri episodi dobbiamo vedere prima di aprire gli occhi? Giovani che, nonostante abbiano avuto le stesse opportunità dei loro coetanei italiani, scelgono la strada del crimine, portando violenza e terrore nelle nostre città. Non stiamo parlando di singoli episodi ma di un fenomeno diffuso che minaccia la nostra sicurezza pubblica.

Francia e Regno Unito ci hanno già mostrato dove porta questa strada: quartieri controllati da bande, un aumento esponenziale della criminalità, e una società frammentata. Non possiamo permettere che l’Italia diventi un altro esempio di fallimento dell’integrazione forzata.

Basta con il giustificazionismo socioeconomico. Anche i ragazzi italiani poveri non scelgono la strada del crimine con la stessa frequenza. Non è questione di contesto; è questione di cultura, di valori, di identità.

È tempo di prendere misure drastiche: azzerare l’immigrazione regolare di seconda generazione. Non possiamo più permetterci di importare problemi sociali e criminali. La nostra società ha bisogno di coesione, non di frammentazione.

Chi arriva in Italia deve assimilarsi ai nostri valori, alla nostra cultura, o non dovrebbe avere il diritto di restare. Non possiamo continuare a permettere che i nostri figli crescano in un paese dove la sicurezza è minata da chi non rispetta le nostre leggi e tradizioni. È ora di dire basta!