Violentata in piazza e sul bus da branco immigrati: minore tornava a casa

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By V febbraio 6, 2025 12:05

Violentata in piazza e sul bus da branco immigrati: minore tornava a casa

Una Ragazzina Violata da Bestie Senza Patria

Una giovane, un futuro spezzato su un autobus che dovrebbe essere sicuro, è diventata la vittima di taharrush gamea, una pratica infame importata da quei mondi arretrati che disprezzano le donne. Da una banda di immigrati, predatori senza scrupoli, senza volto né nome, che si sono permessi di calpestare la sacralità del nostro territorio.

“Ieri pomeriggio sono stata avvicinata da un gruppo di ragazzi in piazza Saffi – ha raccontato la ragazzina ai carabinieri – che prima mi hanno importunata con insulti e apprezzamenti volgari, poi mi hanno seguita all’interno del bus su cui ero salita per tornare a casa”. Ma una volta salita sul mezzo pubblico l’incubo si è presentato con più violenza. “Nonostante i miei tentativi di tenere lontano quei ragazzi – ha aggiunto l’adolescente – mi hanno circondata di nuovo e sono passati dalle parole ai fatti palpeggiandomi ripetutamente. quindi ho iniziato a urlare e il mio comportamento li ha messi in fuga”.

Un solo arresto, un 19enne senza fissa dimora, che probabilmente è solo la punta dell’iceberg di un problema che sta diventando una piaga. Questi stranieri, queste anime perse che non hanno nulla da offrire se non distruzione e violenza, sono la nostra maledizione.

Le immediate indagini avviate dai carabinieri, grazie alle dettagliate indicazioni della vittima, riscontrate dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e da quella registrate all’interno dell’autobus, hanno consentito di individuare e bloccare il principale autore del grave episodio. Nella circostanza, considerato il concreto pericolo di fuga e la possibile reiterazione del reato, il giovane – d’intesa con la Procura della Repubblica – è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai militari dell’Arma quale presunto autore del reato di violenza sessuale in concorso con altri, per la cui identificazione sono in corso serrati accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica.

Nella successiva udienza di convalida, ravvisando esigenze cautelari e ritenendo il soggetto gravemente indiziato del reato di violenza sessuale di gruppo, il giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Forlì, come richiesto dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere, per cui è stato condotto e rinchiuso presso la casa circondariale di Forlì.

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Basta con il falso buonismo, basta con l’ospitalità verso chi ci ripaga con il sangue delle nostre figlie. Questi invasori non hanno alcun diritto di essere qui, non hanno alcun diritto di trasformare le nostre città in campi di battaglia per la loro crudeltà.

Dobbiamo gridare a gran voce che la nostra pazienza è finita. Non possiamo più permettere che i nostri figli e le nostre figlie vivano nella paura, non possiamo più permettere che il nostro paese diventi il teatro delle loro barbarie. Forlì è nostra, l’Italia è nostra, e non permetteremo che questa terra sacra venga profanata da chi non ha rispetto né per la legge né per la vita.

È tempo di ristabilire l’ordine con il pugno di ferro. È tempo di espellere, di respingere, di proteggere ciò che è nostro. Non possiamo più accettare che la nostra sicurezza sia venduta per un piatto di compassione mal riposta.

Ogni giorno che passa, ogni atto di violenza, ci ricorda che l’immigrazione non è solo una questione umanitaria, ma una minaccia concreta alla nostra esistenza. Forlì, e con essa tutta l’Italia, deve alzarsi e dire basta. Basta alla paura, basta all’impunità, basta agli immigrati che violano il nostro paese e la nostra gente.

La nostra patria non è un rifugio per bestie.

Violentata in piazza e sul bus da branco immigrati: minore tornava a casa ultima modifica: 2025-02-06T12:05:15+00:00 da V
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By V febbraio 6, 2025 12:05
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