Vogliono imporre il burqa nelle scuole anche alle vostre figlie

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By V febbraio 6, 2025 22:56

Vogliono imporre il burqa nelle scuole anche alle vostre figlie

I Fratelli Musulmani Minacciano la Nostra Cultura: Solo la Remigrazione Può Fermare l’Islamizzazione dell’Italia

L’Italia è sotto attacco, e Monfalcone rappresenta solo il primo avamposto caduto in una guerra culturale che potrebbe distruggere la nostra identità. La recente decisione di introdurre “stanze per il riconoscimento” e accettare il velo integrale nelle scuole italiane è il segnale di un’Islamizzazione pianificata e pericolosa, orchestrata da figure come Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità islamiche (UCOII).

Lafram, con un entusiasmo che puzza di manipolazione ideologica, sostiene che la scuola può essere un ambiente inclusivo e attento a garantire il diritto all’istruzione senza discriminazioni. Ma questa non è inclusione; è un’offensiva contro la nostra cultura. Parla di un segnale di apertura e rispetto delle differenze, ma ciò che si cela dietro è un’opportunità per imporre regole oppressive sotto il manto della diversità. Etichetta come fuorviante e pericolosa la critica a queste ragazze, dimenticando che il velo, specialmente il burqa, è un simbolo di sottomissione, non di libera scelta.

Lafram difende il diritto di chi indossa il velo per convinzione, ignorando che in molte culture islamiche questa convinzione è imposta da una società patriarcale e repressiva. In una società democratica, nessuno Stato dovrebbe arrogarsi il diritto di stabilire come una donna debba vestirsi, ma in Italia siamo noi a decidere come vivere e vestirci, non loro. Lafram trova inaccettabile che una ragazza si veda negata la possibilità di partecipare a uno stage o che arrivi a temere di non poter concludere gli studi a causa delle proprie scelte religiose, ma è inaccettabile che le nostre istituzioni cedano a pressioni esterne per favorire un’agenda islamica.

Chiede alla scuola e alla politica di impegnarsi affinché la scuola resti un luogo di accoglienza e valorizzazione delle differenze, ma ciò che vuole è trasformare le nostre scuole in madrasse, luoghi di indottrinamento islamico. Vuole che l’Italia consideri la diversità non come un ostacolo, ma come una risorsa per la crescita della società, ma la diversità che lui propone è una bomba a orologeria contro la nostra civiltà.

Allarme Rosso: Se non fermiamo questo avanzare dell’Islam, Monfalcone sarà l’inizio di una serie di Monfalcone sparse per l’Italia, dove i valori occidentali saranno sostituiti da quelli islamici. Non possiamo permettere che la nostra cultura, la nostra libertà, e la sicurezza delle nostre donne siano sacrificate sull’altare dell’inclusione forzata. Di questo passo, finirà che anche le ragazze italiane saranno costrette a portare il burqa una volta che saranno minoranza nelle scuole un tempo frequentate solo da italiani prima della grande invasione.

L’Unica Soluzione: L’unico modo per arrestare questa invasione culturale è il rimpatrio immediato e massiccio dei musulmani che non accettano e rispettano i nostri valori e le nostre leggi. Non possiamo più permetterci di essere ingenui. L’Italia deve alzare muri, chiudere le porte all’immigrazione islamica, e riaffermare la propria identità o rischiamo di svegliarci in una nazione che non riconosciamo più. La nostra sopravvivenza come cultura e nazione è in gioco.

L’Islamizzazione dell’Italia: “Rivoluzione Finché l’Italia Non Si Arrende”

L’Italia sta affrontando un attacco senza precedenti, un’invasione culturale e religiosa che minaccia di trasformare il nostro paese in un califfato islamico. Il caso dell’istituto superiore di Monfalcone è solo la punta dell’iceberg, una chiara dimostrazione che l’Islamizzazione avanza senza freni. Qui, in quella che sembra essere diventata una roccaforte del fondamentalismo islamico, è consentito alle studentesse di indossare il niqab, un velo che copre interamente il volto, in netto contrasto con i valori e le tradizioni italiane.

La proposta di legge della Lega, che mira a vietare l’uso del velo integrale nei luoghi pubblici, ha scatenato reazioni che vanno oltre ogni immaginazione. Un imam e un islamico egiziano hanno minacciato apertamente di scatenare una rivoluzione finché l’Italia non si arrende, affermando che non accetteranno mai un divieto considerato un attacco alla loro cultura. Questo non è solo un avvertimento; è una dichiarazione di guerra culturale.

Monfalcone, una volta simbolo di italianità, è stata trasformata in un campo di battaglia dove l’Islam radicale sfida apertamente le nostre leggi, la nostra identità. Permettere il niqab nelle scuole è un segnale pericoloso, un invito a chi vede nell’Italia un terreno fertile per imporre i propri dogmi religiosi. È un affronto alla nostra civiltà, una concessione che non possiamo permetterci. Se questa tendenza continua, le nostre figlie italiane potrebbero vedere il giorno in cui dovranno coprire i loro volti con il burqa, trasformando le nostre scuole in luoghi di oppressione culturale.

Non si tratta più di tolleranza o integrazione; è una questione di sopravvivenza culturale. Le parole dell’imam e del musulmano egiziano sono un chiaro messaggio: non sono qui per integrarsi ma per sostituire, per islamizzare. Questa rivoluzione che minacciano è il tentativo di piegare l’Italia alle loro leggi, alle loro usanze, cancellando la nostra storia e i nostri costumi.

L’Italia deve reagire con fermezza, senza mezze misure. Le minacce di rivoluzione, di non accettare le nostre leggi, sono un atto di sfida che non possiamo ignorare. Se permettiamo che la nostra educazione, il nostro spazio pubblico, diventi un campo di battaglia per l’imposizione dell’Islam, allora avremo perso non solo la battaglia culturale ma anche il nostro diritto all’autodeterminazione.

È tempo di dire basta all’islamizzazione, di proteggere la nostra cultura, le nostre donne, la nostra libertà. Le parole di questi “rivoluzionari” devono essere un campanello d’allarme per chiunque ami l’Italia. Non possiamo permettere che le scuole italiane diventino dei centri di proselitismo islamico, dove le ragazze sono costrette a nascondere il volto, a rinunciare alla loro identità per abbracciare un’ideologia che non rispetta la nostra democrazia, la nostra uguaglianza di genere, i nostri valori.

Rivoluzione finché l’Italia non si arrende? No, l’Italia non si arrenderà mai. Dobbiamo alzare la voce, respingere questa invasione culturale e religiosa, e ricordare che siamo un paese con una storia, una cultura e una civiltà da difendere a ogni costo. La nostra risposta deve essere una rivoluzione di valori, di identità, di libertà. L’Italia per gli italiani, non per chi vuole trasformarla in un califfato.

Alla fine, l’unico modo per evitare l’islamizzazione è vietare l’immigrazione regolare dai paesi islamici, soprattutto da Pakistan e Bangladesh.

Vogliono imporre il burqa nelle scuole anche alle vostre figlie ultima modifica: 2025-02-06T22:56:26+00:00 da V
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