Centri sociali e Anpi, l’odio rosso sulle foibe degli italiani

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By V febbraio 10, 2025 12:28

Centri sociali e Anpi, l’odio rosso sulle foibe degli italiani

ANPI e Sinistra: Basta Fondi Pubblici a Chi Nega la Storia e Fomenta l’Odio. La Memoria delle Foibe Sminuita da Ideologia Estremista. Potremmo sintetizzare tutto nella ricostruzione grafica in alto.

È giunto il momento di dire basta. Basta ai finanziamenti pubblici per l’ANPI, un’organizzazione che, al giorno d’oggi, non rappresenta più i veri partigiani, visto che i suoi membri sono tutti nati dopo la guerra: come dare finanziamenti a chi si millanta reduce delle guerre puniche. Parlare di “memoria condivisa” o “pacificazione” in merito alle foibe è un dovere morale, ma con alcuni membri della sinistra italiana, diventa un esercizio futile.

Ogni anno, il Giorno del Ricordo si trasforma in una vergognosa occasione per scontri politici, con la sinistra che utilizza questo momento di riflessione per riaccendere vecchi rancori e promuovere un revisionismo storico che offende le vittime. Nonostante gli appelli alla riconciliazione dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la sezione ANPI di Grugliasco (Torino) ha pubblicato sui social critiche che non solo denigrano il Giorno del Ricordo ma lo dipingono come una festa nazionalista e neofascista, ignorando completamente le sofferenze patite dagli italiani sotto il regime di Tito.

Ridicolizzare il Ricordo: L’ANPI afferma che le foibe sono discusse “senza conoscere la complessità della storia”, ma questa è solo una scusa per negare la realtà delle atrocità commesse. Si tratta di una manipolazione politica per sostenere una visione distorta e ideologica dei fatti storici.
Doppio Standard: È ironico e vergognoso come l’ANPI invochi la “complessità storica” solo per le foibe, mentre tratta la Resistenza come un dogma inattaccabile, ignorando le ombre e le controversie che vi sono associate.

L’Attacco Continuo:

Cambiare Rotta e l’Odio Ideologico: Non bastasse l’ANPI, ci sono gruppi come Cambiare Rotta che, con supponenza, difendono la resistenza jugoslava come un’azione contro il “colonialismo occidentale”, equiparando così il massacro delle foibe a una sorta di atto di eroismo, offendendo ulteriormente la memoria delle vittime.
Simboli di Violenza: A Bologna e Firenze, le bandiere con falce e martello e quelle di Tito sventolano come un affronto alla memoria, mostrando quanto poco rispetto ci sia per chi ha sofferto e perito sotto quei simboli.

La Richiesta:

È tempo di tagliare i finanziamenti pubblici a queste organizzazioni che non solo non rappresentano più la resistenza storica ma ne distorcono il significato per fini politici. I veri partigiani sono morti o anziani, e non sono rappresentati da chi, nato dopo la guerra, usa la loro lotta per promuovere un’agenda politica che nega la verità storica.

L’ANPI e i gruppi di sinistra che continuano a fomentare odio e revisionismo devono essere privati dei fondi pubblici. Non possiamo permettere che la nostra memoria collettiva venga strumentalizzata per alimentare divisioni e negare le sofferenze di migliaia di italiani. È ora di rispettare veramente la storia, non di usarla come un’arma politica.

Centri sociali e Anpi, l’odio rosso sulle foibe degli italiani ultima modifica: 2025-02-10T12:28:45+00:00 da V
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By V febbraio 10, 2025 12:28
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 10, 16:08

    Ma quale sarebbe poi la posizione dell’anpi sulla strage di Porzûs?

    Che è tutta una montatura dei fascisti?

    NB: chi non lo sapesse si informi, Porzûs è il nome, e chi non vuole crederci vada a cagare…

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