Bergoglio, solo il Vaticano può deportare i clandestini
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Il Papa, in una delirante lettera ai vescovi Usa, critica duramente la politica migratoria di Donald Trump voluta dalla stragrande maggioranza degli americani e italiani: “Deportare persone che in molti casi hanno lasciato la propria terra per motivi di estrema povertà, insicurezza, sfruttamento, persecuzione o grave deterioramento dell’ambiente, lede la dignità di molti uomini e donne, e di intere famiglie”.
Questa demenziale presa di posizione del Papa appare ipocrita se consideriamo le leggi del Vaticano che prevedono la deportazione dei clandestini direttamente in Italia. Da un lato, il Papa condanna la politica di Trump, dall’altro, il Vaticano stesso pratica una politica simile di espulsione.
“Ho seguito da vicino la grande crisi che si sta verificando negli Stati Uniti”, continua il Papa, “la coscienza rettamente formata non può non esprimere un giudizio critico e il proprio disaccordo”, ma queste parole risuonano vuote quando si considera la contraddizione tra il suo messaggio e le pratiche del Vaticano.
Il Papa conclude: “Esorto tutti i fedeli della Chiesa cattolica e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a non cedere a narrazioni che discriminano e causano inutili sofferenze ai nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati”. Tuttavia, questa esortazione sembra essere incoerente con le azioni dello Stato Vaticano, che non riflette i principi di accoglienza e supporto che il Papa stesso promuove.
La profezia si sta avverando: gorgoglio sarà l’ultimo papa della storia perchè, francamente, fa schifo anche al cazzo…
Io sono fermo a Wojtyla e a Ratzinger, che il titolo se lo sono guadagnati sul campo, gorgoglio il massone ci ha venduti, invece, e lo ha fatto per denaro…