Anziana ricoverata: 4 richiedenti asilo le occupano casa

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By V febbraio 14, 2025 13:23

Anziana ricoverata: 4 richiedenti asilo le occupano casa

Viene ricoverata in ospedale, 4 richiedenti asilo fanno irruzione e occupano la casa. Hanno fretta di portare avanti il piano di sostituzione etnica portato avanti dalla sinistra e il piano casa della Salis.

Immigrazione e invasione: il fallimento dello Stato che ci lascia in balia di criminali

La casa di una donna italiana, ricoverata e indifesa, è stata violata. Quattro nordafricani irregolari, richiedenti asilo, hanno sfondato la porta, occupato l’appartamento, rubato, e non contenti hanno tentato di fare lo stesso con un’altra abitazione nello stesso palazzo. La proprietaria è in ospedale, la figlia terrorizzata, i vicini sotto shock. E noi, cittadini italiani, non siamo più al sicuro nemmeno tra le mura di casa nostra.

Questo è il risultato di un sistema marcio, di un’immigrazione fuori controllo, di un’accoglienza che è diventata un lasciapassare per delinquere. Questi quattro non sono “rifugiati”, non sono “vittime di guerra”, sono criminali. Criminali che, grazie alle leggi assurde di questo Paese, possono entrare in Italia, chiedere asilo e restare qui per anni, tra richieste, ricorsi e cavilli legali, vivendo da clandestini senza che nessuno li tocchi. E il peggio? Nemmeno i reati ripetuti, come quelli di cui si sono macchiati questi individui, fanno decadere il loro status. Denunciati per occupazione abusiva e furto, sono stati portati via dalla polizia, ma il giorno dopo erano di nuovo lì, a riprendersi le loro cose, come se nulla fosse.

Questa è la vergogna dell’Italia di oggi: un Paese che tutela i delinquenti stranieri e abbandona i suoi cittadini. La figlia della proprietaria ha trovato la porta distrutta, il figlio ha rischiato di trovarsi faccia a faccia con questi individui senza scrupoli. E se fosse stato in casa? Se avessero usato quel cavatappi, trovato sul posto, non solo per scassinare ma per aggredire? Chi li avrebbe difesi? Nessuno. Perché lo Stato, invece di proteggerci, protegge loro.

I richiedenti asilo, nella maggior parte dei casi, sono una farsa. Arrivano qui, dichiarano di essere perseguitati, e il gioco è fatto: anni di permanenza garantita, vitto e alloggio a spese nostre, e la libertà di delinquere senza conseguenze. Questi quattro sono noti alle forze dell’ordine, ma questo non conta. Hanno occupato, rubato, minacciato, ma nessuno li espelle. Nessuno li ferma. E Verona, un tempo città tranquilla, è diventata come le metropoli che vediamo in TV: baby gang, infiltrazioni mafiose, occupazioni abusive. Tutto questo perché abbiamo aperto le porte a chi non ha alcun diritto di stare qui.

Basta. È ora di dire basta. Basta con le richieste di asilo che sono solo un escamotage per restare in Italia da clandestini. Basta con i ricorsi infiniti che intasano i tribunali e permettono a questi individui di continuare a delinquere impuniti. Basta con uno Stato che ci abbandona, che ci lascia soli a difendere le nostre case, le nostre famiglie, la nostra sicurezza.

Questi criminali devono essere espulsi, immediatamente. Le frontiere devono essere chiuse. E le leggi devono cambiare: chi delinque, anche solo una volta, deve perdere ogni diritto di restare qui. Perché non possiamo più permetterci di vivere nella paura, di vedere le nostre città trasformate in giungle, di vedere le nostre case violate da chi non ha alcun rispetto per noi e per la nostra terra.

Verona è cambiata, l’Italia è cambiata. E non in meglio. Se non agiamo ora, domani sarà troppo tardi. E la prossima casa occupata, la prossima vittima, potrebbe essere la tua.

Anziana ricoverata: 4 richiedenti asilo le occupano casa ultima modifica: 2025-02-14T13:23:17+00:00 da V
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By V febbraio 14, 2025 13:23
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 14, 16:21

    “A stronzo, stronzo e mezzo”

    Lo ripeto, si colpisce per primi allo stomaco poi si danno tante legnate sulla schiena e sulla testa finchè anche un baluba nordafricano non ha più la forza neppure per piangere.

    Ma non bisogna farsi beccare, dopo, sennò la protezione animali si indigna…

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