Sbarca in Italia e mente per ottenere asilo: poi uccide mamma e il suo bambino di 2 anni
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Immigrazione Islamica: Le Falle del Sistema che Alimentano il Terrorismo
In Italia e in tutta Europa, il sistema di accoglienza e asilo è talmente permeabile da essere una vera e propria autostrada per il terrorismo islamico. L’attentato di Monaco di Baviera, in cui una madre di 37 anni e il suo bambino di 2 anni hanno perso la vita, ci mostra la vera faccia di questo disastro. E non è un caso isolato; due giorni dopo, a Villach in Austria, un altro attacco terroristico, ancora una volta islamico, ha dimostrato quanto il nostro continente sia vulnerabile.
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Farhad Noori, l’afghano che ha cercato di seminare morte a Monaco, è un esempio lampante di come l’immigrazione clandestina si trasformi in un pericolo per tutti noi. Sbarcato in Italia nel 2016, Noori ha mentito spudoratamente per ottenere l’asilo, raccontando storie di persecuzione che non hanno retto all’esame delle autorità tedesche. Ma ecco la falla: anche se la sua richiesta di asilo è stata respinta, non è stato immediatamente espulso. Perché? Perché era minorenne al momento del suo arrivo e poi, una volta maggiorenne, ha ottenuto un permesso di tolleranza che gli ha permesso di restare in Germania fino al 2025.
Il sistema attuale permette a chiunque, anche a chi ha dichiarato falsità, di rimanere in Europa per anni, presentando ricorsi su ricorsi, mentre le nostre comunità sono costrette a convivere con persone che potrebbero rappresentare una minaccia. Noori, che ha dichiarato di essere nato nel 2001, ha approfittato delle agevolazioni per minori, ha mentito per ottenere asilo, e nonostante tutto, ha ottenuto il diritto di restare, vivere e lavorare qui. Nel frattempo, si è mosso in una vita di “pseudo-lusso”, ostentando sui social network e conducendo una vita che molti cittadini europei non possono permettersi, tutto mentre era sotto indagine per aver riscosso indebitamente l’assegno di disoccupazione.
Questo scenario è inaccettabile. In Italia, i clandestini diventano richiedenti asilo con una semplice richiesta, raccontando spesso storie assurde che vengono poi rigettate, ma non espulsi. I ricorsi si accumulano, permettendo loro di restare per anni, intasando il sistema giudiziario e mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
L’immigrazione islamica, se non controllata rigidamente, non è solo una questione di accoglienza ma diventa un pericolo reale. Le leggi attuali ci rendono complici di una situazione che permette a terroristi di radicarsi in Europa, sfruttando il nostro stesso sistema di welfare e diritti umani contro di noi. È ora di svegliarsi: l’accoglienza indiscriminata ha un costo, e quel costo è misurato in vite umane, in sicurezza e in stabilità sociale.
Basta con le menzogne per ottenere l’asilo, basta con le falle che permettono ai terroristi di restare tra noi.
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