“È stato omicidio”. Salis invoca la rivolta dei maranza per la morte di Ramy

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By V febbraio 17, 2025 16:21

“È stato omicidio”. Salis invoca la rivolta dei maranza per la morte di Ramy

Ilaria Salis e la Difesa dei Delinquenti di Seconda Generazione

Ilaria Salis, con il suo lauto stipendio da parlamentare europeo, continua a confondere il teppismo dei centri sociali con l’azione politica. Un errore grossolano che non si può perdonare, soprattutto considerando che è passata da militante antifascista incarcerata a Budapest nel febbraio 2023 a parlamentare nel giugno 2024 senza avere la minima idea di cosa significhi il suo ruolo. La sua confusione è palese nelle sue azioni, come nel recente post su Facebook dove promuove un incontro con la rete “Mai più lager – NO ai CPR” a Milano, accusando apertamente di omicidio in relazione alla morte di Ramy Elgaml.

“Verità e giustizia per Ramy”. E Salis giustifica il furto della collanina. La sua retorica è patetica: “Sono particolarmente felice di essere al fianco dei coraggiosi familiari di Moussa Balde nella lotta contro i Cpr, un abominio prima di tutto umano, e poi giuridico: veri e propri campi di internamento per persone innocenti.” Qui la verità salta agli occhi: chi finisce nei CPR non è affatto innocente; ha commesso reati, il più delle volte l’ingresso illegale in un paese sovrano. Ma per Salis, che ignora i confini nazionali e le leggi, questo non è un crimine.

Il vero problema emerge quando Salis parla del quartiere Corvetto, minimizzando l’incidente di Ramy e le violente proteste che ne sono seguite, accusando chi descrive queste realtà di offrire una “rappresentazione caricaturale e criminalizzante delle periferie”. Ma chi sono i veri responsabili? Ramy non è stato vittima di omicidio; è morto mentre, come il delinquente che era, fuggiva dai carabinieri. La sua morte è il risultato diretto delle sue azioni criminose, non di un atto intenzionale da parte delle forze dell’ordine.

Salis parla di “giuste proteste”, ma quelle che ha descritto sono state vere e proprie rivolte, con danni enormi e attacchi diretti contro le forze dell’ordine. Proteste che hanno visto anche il dissenso di parte della comunità di Ramy, ma che lei giustifica, ignorando la realtà delle periferie che sono diventate campi di battaglia grazie a questi “integrati” di seconda generazione.

Ma non si ferma qui: Ilaria Salis sembra avere un piano ancora più sinistro. Con il suo attivismo, cerca di radunare e guidare una vera e propria “maranza”, un esercito di giovani criminali di seconda generazione, contro l’Italia stessa. Il suo obiettivo è chiaro: destabilizzare il paese, seminare il caos nelle nostre città, e sovvertire l’ordine pubblico per creare un clima di insicurezza e anarchia.

Salis non sta semplicemente difendendo una causa percepita come giusta; sta fomentando una rivolta, reclutando e organizzando questi giovani immigrati che, anziché integrarsi, trovano in lei una leader per il loro odio e la loro violenza contro la società italiana. È una strategia pericolosa che mira a trasformare l’Italia in un campo di battaglia, dove la legge e l’ordine vengono sostituiti da bande armate di delinquenti, guidati da chi dovrebbe rappresentare il nostro paese in Europa.

“È stato omicidio”. Salis invoca la rivolta dei maranza per la morte di Ramy ultima modifica: 2025-02-17T16:21:48+00:00 da V
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By V febbraio 17, 2025 16:21
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1 Comment

  1. WLMHH8 febbraio 17, 20:32

    Questa e’ nata lobotomizzata!
    Solo avs poteva candidarla!

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