Ecoteppisti attaccano Montecitorio, toghe rosse li difendono

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By V febbraio 19, 2025 11:52

Ecoteppisti attaccano Montecitorio, toghe rosse li difendono

Ecovandali, Teppisti e Toghe Rosse: Una Santa Alleanza Contro l’Italia

 

ECOVANDALI, TEPPISTI E TOGHE ROSSE: UNA SANTA ALLEANZA CONTRO L’ITALIA

Gli ecovandali di Ultima Generazione hanno colpito ancora: stavolta hanno preso di mira Montecitorio, la sede della Camera dei Deputati, lanciando frutta e verdura marcia contro uno dei simboli della nostra democrazia. Un gesto schifoso, inutile e provocatorio, giustificato con la solita scusa della lotta agli “sprechi alimentari”. Ma dietro queste pagliacciate non c’è nessuna causa nobile: c’è solo il desiderio di distruggere, umiliare e imporre un’ideologia fanatica. E chi li copre? Le immancabili toghe rosse, i magistrati politicizzati che da anni fanno da scudo non solo agli eco-vandali, ma anche ai teppisti dei centri sociali e agli immigrati clandestini, trasformando la giustizia in un’arma al servizio della sinistra più estrema.

Eco-vandalismo: un pretesto per il caos

Questi sedicenti “attivisti” non sono paladini dell’ambiente, ma vandali che usano la scusa ecologista per sfogare il loro odio contro la società. Imbrattare palazzi storici, bloccare strade, deturpare opere d’arte: è questa la loro idea di “salvare il pianeta”? L’assalto a Montecitorio è solo l’ultimo episodio di una escalation che non ha nulla di costruttivo. Non propongono soluzioni, non dialogano: distruggono e basta. E mentre i cittadini subiscono i loro capricci, le toghe rosse si voltano dall’altra parte o, peggio, li giustificano. La rivista dei magistrati progressisti, vera voce delle toghe politicizzate, arriva persino a fare il tifo per questi delinquentelli verdi, dipingendoli come martiri di una battaglia epocale. Che vergogna.

La complicità delle toghe rosse

Non è una novità: i giudici di sinistra hanno una lunga tradizione di indulgenza verso chi delinque in nome di cause “progressiste”. I teppisti dei centri sociali che devastano città durante i cortei? Assolti o puniti con un buffetto. Gli immigrati clandestini sorpresi a spacciare o rubare? Spesso rimessi in libertà con la scusa del “contesto sociale”. E ora gli ecovandali, trattati come eroi invece che come i criminali che sono. Le toghe rosse non applicano la legge: la piegano ai loro pregiudizi ideologici, trasformando i tribunali in un circo dove il diritto viene calpestato e i cittadini onesti lasciati senza giustizia. È un sistema marcio, che premia chi viola le regole e punisce chi le rispetta.

Un Paese ostaggio di fanatici e protettori

L’Italia è stanca. Stanca di vedere le sue istituzioni umiliate da quattro fanatici con la frutta marcia in mano. Stanca di una magistratura che, invece di difendere l’ordine, si schiera con chi lo distrugge. Gli ecovandali non rappresentano nessuno, se non il loro ego smisurato e la loro arroganza. Eppure, grazie alla copertura delle toghe rosse, continuano a imperversare impuniti. È lo stesso copione che vediamo con i centri sociali e i clandestini: una minoranza rumorosa e violenta che tiene in scacco un’intera nazione, protetta da un’élite giudiziaria che ha perso ogni contatto con la realtà.

Tolleranza zero: è ora di dire basta

Basta con questa farsa. Gli ecovandali vanno fermati con la forza della legge: arresti, processi rapidi e pene esemplari, senza sconti. E le toghe rosse? È tempo di una riforma radicale della giustizia, che spazzi via la politicizzazione e restituisca ai magistrati il loro ruolo: applicare la legge, non inventarla. L’Italia non può più essere ostaggio di vandali, teppisti e dei loro protettori in toga. Montecitorio imbrattato è l’ennesimo schiaffo a un popolo che merita rispetto, non insulti. È ora di dire basta, con i fatti, non con le parole.

 

Ecoteppisti attaccano Montecitorio, toghe rosse li difendono ultima modifica: 2025-02-19T11:52:48+00:00 da V
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By V febbraio 19, 2025 11:52
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1 Comment

  1. Steobaldo febbraio 19, 20:31

    la cosa comica è che questi cerebrolesi di Ultima generazione e scemenze simili rivendicano come le loro azioni siano non violente; come se bloccare una strada di grande comunicazione o un ponte sdraiandosi non sia una cosa violenta (se non sbaglio è reato di violenza privata) e chiamano in causa Gandhi e poi i PDioti li giustificano anche in questa loro velleità (di non essere violenti)

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