Stuprata e picchiata tutta la notte da immigrati recidivi
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ALZANO LOMBARDO: BASTA STUPRATORI IMMIGRATI, È ORA DI REAZIONE!
Un’altra donna italiana massacrata, umiliata, violentata per un’intera notte da due bestie immigrate. Ad Alzano Lombardo, due tunisini di 19 anni – già noti alle forze dell’ordine, perché qui i delinquenti non mancano mai – hanno trasformato un appartamento in una camera degli orrori. La vittima, una donna come tante, ha subito l’inferno: aggredita, abusata ripetutamente, ridotta a oggetto di piacere da due schifosi che non meritano nemmeno di respirare la nostra aria. È l’ennesimo schiaffo in faccia a un Paese che si ostina ad accogliere feccia senza controllo, lasciando le sue donne in balia di predatori senza scrupoli.
Un incubo domestico firmato immigrazione selvaggia
La vicenda risale ai primi di dicembre 2024. La donna, dopo una serata trascorsa con questi due rifiuti umani, è stata aggredita in un contesto di violenza domestica che fa ribollire il sangue. Secondo gli inquirenti, i due tunisini l’hanno sottoposta a ore di abusi fisici, un’orgia di brutalità che solo un animo depravato può concepire. È servito tutto il coraggio del mondo perché la vittima, distrutta nel corpo e nell’anima, denunciasse l’accaduto ai carabinieri di Villa D’Almè. E mentre lei trovava la forza di rialzarsi, i suoi aguzzini – già noti per chissà quali altri crimini – continuavano a girare liberi, come se l’Italia fosse il loro parco giochi.
Arresti tardivi: la giustizia arriva sempre dopo il danno
I due schifosi sono stati finalmente presi, ma solo dopo settimane di vergognosa inerzia. Il primo, fermato a fine dicembre dai carabinieri di Zogno e Villa D’Almè, marcisce ora in carcere – e speriamo ci resti a vita. Il secondo, beccato nei giorni scorsi dalla Polizia Locale di Bergamo vicino alla stazione, è stato trascinato dietro le sbarre come il cane che è. Due operazioni distinte per due luridi stupratori che non sarebbero mai dovuti essere qui. Già noti alle forze dell’ordine, dicevamo: e allora perché erano ancora in giro a fare danni? Perché li lasciamo entrare, li manteniamo, e poi ci stupiamo quando ci ripagano con stupri e sangue?
Basta buonismo, servono espulsioni di massa
Questo non è un caso isolato, è la norma in un’Italia trasformata in pattumiera d’Europa. Immigrati senza controllo, spesso clandestini o con precedenti, stuprano, rubano, ammazzano, e noi stiamo a guardare. La donna di Alzano Lombardo è solo l’ultima vittima di una politica schizofrenica che mette i diritti dei criminali stranieri davanti alla sicurezza degli italiani. Basta con le chiacchiere sui “poveri profughi”: questi sono mostri, non risorse. Serve una reazione durissima: rimpatrio immediato per ogni immigrato che delinque, chiusura delle frontiere, e pene che facciano tremare chiunque osi toccare una donna italiana. Altro che carcere, qui ci vuole il pugno di ferro.
Un grido di rabbia: l’Italia non è più casa nostra
Gli italiani sono stufi. Stufi di leggere di donne violentate da chi non ha alcun diritto di stare qui. Stufi di un sistema che protegge i carnefici e abbandona le vittime. La storia di Alzano Lombardo è un coltello nel cuore di una nazione che ha perso la bussola. Due tunisini di 19 anni, già noti alle forze dell’ordine, hanno stuprato una donna per ore, e noi dovremmo accettarlo come “inevitabile”? No, è ora di dire basta. Fuori gli stupratori, fuori chi li difende, fuori chi ci ha ridotto a questo schifo. L’Italia non è un bordello per immigrati violenti: riprendiamocela, ora!
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