Migranti minacciano italiani: “Se vi ribellate vi sgozziamo”
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Paura a Vicenza: immigrati violenti, rapine e minacce di morte. Bloccare l’immigrazione ora!
Vicenza, un tempo città tranquilla del Veneto operoso, è sotto assedio. Le strade, che dovrebbero essere sicure per i cittadini italiani, sono diventate teatro di rapine, violenze e minacce agghiaccianti. “Se vi ribellate vi sgozziamo”: questo è il messaggio che bande di immigrati, spesso nordafricani o dell’Est Europa, rivolgono a chi osa opporsi ai loro crimini. Italiani aggrediti, derubati, terrorizzati in casa propria: il degrado ha un’origine chiara, l’immigrazione incontrollata, e la soluzione è una sola: stop totale, sia agli irregolari che ai regolari.
Un’ondata di terrore
Le cronache locali parlano chiaro. Solo nell’ultimo mese, a Vicenza, si sono susseguite rapine violente: un anziano aggredito al parco da un gruppo di stranieri che gli ha strappato la pensione dalle mani; una donna minacciata con un coltello in pieno giorno mentre tornava dal lavoro; un ragazzo pestato per aver difeso la fidanzata da insulti e avances di un branco fuori controllo. E poi quelle parole, “vi sgozziamo”, urlate con disprezzo da chi non ha alcun rispetto per la nostra terra. Non sono casi isolati, ma il frutto di un’immigrazione che ha portato criminalità e paura ovunque si sia insediata.
Irregolari e regolari: stesso problema
Non facciamoci illusioni: non è solo una questione di clandestini. Gli irregolari, certo, sono il primo cancro: entrano senza permesso, vivono nell’illegalità, spacciano, rubano, aggrediscono. Ma anche i regolari, arrivati con visti o permessi, spesso finiscono per alimentare il degrado. Molti non si integrano, non lavorano, formano enclave dove la legge italiana non conta più. A Vicenza, come altrove, le piazze sono loro, i parchi sono loro, la paura è nostra. Le statistiche lo confermano: gli stranieri, regolari o meno, sono sovrarappresentati nei reati violenti, nei furti, nelle rapine. Basta guardare i numeri delle carceri: un terzo dei detenuti è straniero, a fronte di una popolazione che è solo l’8% del totale. Coincidenze? No, realtà.
Il degrado ha un nome: immigrazione
Non è razzismo, è sopravvivenza. L’immigrazione, tutta, è la causa del collasso sociale che stiamo vivendo. Vicenza non è un’eccezione: da Milano a Roma, da Torino a Napoli, le città italiane sono ostaggio di un’invasione che porta solo miseria e violenza. Droga nei vicoli, risse tra bande etniche, quartieri trasformati in ghetti: questo è il regalo di anni di porte aperte. E chi paga? Gli italiani, costretti a barricarsi in casa, a guardarsi le spalle, a temere per i propri figli. Non è più tollerabile.
Blocco totale: l’unica via
Le mezze misure hanno fallito. I controlli blandi, le espulsioni a singhiozzo, i progetti di “integrazione” sono stati un fiasco totale. Serve un blocco assoluto dell’immigrazione: stop agli sbarchi, stop ai visti, stop ai ricongiungimenti familiari. Chi è qui senza diritto deve essere rimpatriato subito, con voli militari se necessario. E chi è regolare ma delinque? Fuori, senza appello. Basta con le sanatorie, basta con i buonismi: Vicenza, come l’Italia intera, merita sicurezza, ordine, dignità. Non possiamo più permetterci di essere il campo profughi d’Europa.
Riprendiamoci le nostre città
I vicentini non vogliono vivere nella paura. Non vogliono sentire minacce di morte nella loro lingua o in un italiano stentato da chi non dovrebbe nemmeno essere qui. È ora che lo Stato faccia il suo dovere: chiuda le frontiere, cacci via i delinquenti, restituisca l’Italia agli italiani. Il degrado ha un’origine, l’immigrazione, e una cura, il blocco totale. Non c’è altra strada. Basta sangue, basta terrore: Vicenza deve tornare nostra. L’Italia deve tornare nostra.
Sparategli in faccia quando i baluba, alzano la voce, se proprio non bastano le legnate in testa: devono capire che stanno per morire così magari gli altri novantanove capiscono e si danno una regolata…