Se non fermiamo l’immigrazione islamica daranno la caccia anche ai nostri bambini
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Azzeriamo l’immigrazione islamica o i kibbutz di sangue arriveranno in Italia
Il 6 ottobre 2023, Yahia Sinwar, leader di Hamas, ha ordinato di uccidere e rapire i bambini ebrei, riecheggiando l’orrore di Heinrich Himmler del 6 ottobre 1943: sterminare un popolo, compresi i più piccoli, per spezzarne l’anima. A ottant’anni di distanza, i bambini Bibas – Kfir e Ariel – sono stati rapiti e uccisi per puro odio religioso, inseguiti nei kibbutz, bruciati vivi con le loro famiglie, mutilati davanti alle madri. Un milione e mezzo di bambini ebrei furono massacrati dai nazisti; oggi Hamas replica lo stesso copione, aggiungendo l’esibizionismo della barbarie filmata. Israele reagisce, combatte, esiste. Ma noi, in Italia, cosa stiamo facendo per evitare che questo accada anche qui?
L’antisemitismo cresce in Occidente: violenza ad Amsterdam, omicidi in Australia, disprezzo nelle scuole. Non è un caso. È il frutto di un’immigrazione islamica incontrollata che porta con sé ideologie radicali, spesso incompatibili con i nostri valori. I kibbutz insanguinati non sono lontani: sono un monito. Se non vogliamo vedere le nostre città trasformarsi in teatri di odio religioso, l’unica strada è chiara: azzerare l’immigrazione islamica. Non si tratta di discriminazione, ma di sopravvivenza. Hamas ha mostrato al mondo cosa può accadere quando l’islamismo prende piede.
Israele ha imparato dai suoi errori, sottovalutando Hamas fino al 7 ottobre. Noi non possiamo permetterci lo stesso lusso. La memoria dei Bibas, restituiti in piccole bare dopo 500 giorni di orrore, non è solo del popolo ebraico, ma un grido per tutti noi. Netanyahu promette una risposta definitiva; noi dobbiamo prometterci di non lasciare che l’Italia diventi il prossimo bersaglio. L’ONU tace, le organizzazioni umanitarie tradiscono, l’Europa tentenna. Basta sensi di colpa, basta ingenuità: chiudiamo le porte all’islam prima che sia troppo tardi. Altrimenti, i kibbutz di sangue non saranno solo un ricordo israeliano, ma il nostro futuro.
https://torinocronaca.it/news/cronaca/465634/a-16-anni-minaccia-lanziana-con-la-pistola-e-si-riprende-col-cellulare-ecco-il-film-della-rapina.html
ci siamo già
E non ti viene voglia di prenderli a bastonate, quei vermi?
Conosco già la tua risposta: SI!