Preside esaltava la sua scuola senza italiani, ora la ‘chiude’ per scabbia
Related Articles
IL FALLIMENTO DEL BUONISMO: LEONARDO PRIMUS ESALTAVA GLI IMMIGRATI, ORA LA SUA SCUOLA È INFESTATA DALLA SCABBIA!
Cosa deve ancora succedere perché l’Italia apra gli occhi? Il professor Leonardo Primus, preside dell’Istituto Comprensivo Udine VI (Scuola Marconi), si riempiva la bocca di retorica progressista, esaltando la presenza di soli immigrati nella sua scuola come un trofeo di multiculturalismo. Ma oggi la realtà lo ha schiaffeggiato in pieno volto: la sua tanto decantata “classe del futuro” è diventata un focolaio di scabbia, costringendolo a diramare una circolare ai docenti e ai genitori per segnalare il caso e disinfestare la struttura. Altro che orgoglio, qui c’è solo vergogna per un sistema che ha fallito e per un dirigente che ha messo l’ideologia davanti alla sicurezza dei bambini!
“Orgoglioso di essere…” un disastro annunciato. Nei suoi post su Facebook, Primus si vantava: “Oggi sono entrato in una classe, quarta primaria. I bambini si presentavano dicendo il loro nome e poi aggiungendo ‘orgoglioso di essere…’ ed erano orgogliosi di essere di origine moldava, lituana, algerina, tunisina, kosovara. Tre erano orgogliosi di essere italiani, uno di questi anche di sapere parlare friulano. In quella classe c’è il nostro futuro”. Parole che grondano di quel buonismo sinistroide che ignora la realtà. E qual è questo futuro? Una scuola infestata dalla scabbia? Malattia portata troppo spesso da immigrati non controllati, che lui e i suoi compagni di cordata politica hanno accolto a braccia aperte senza pensare alle conseguenze.
Un preside fuori dalla realtà. Non contento, Primus ha dato sfogo al suo estremismo di sinistra con altri post indegni di un dirigente scolastico statale. Il 28 aprile 2024 scriveva: “La mattina arrivo a scuola e vedo questo. A poca distanza ci sono anche le gigantografie di Salvini e della pasionaria bisiaca Cisint. Chissà perché, poi vado a bere il caffè coi cabbasisi girati”. Un linguaggio volgare e un’arroganza che non si addicono a chi dovrebbe educare i nostri figli, ma che rivelano la sua vera natura: un ideologo che disprezza chi osa mettere in discussione il suo paradiso multiculturale. E ora? La scabbia gli ha risposto per le rime, dimostrando che le “paure” di chi criticava l’immigrazione selvaggia non erano fantasie, ma previsioni.
Udine paga il prezzo del lassismo. Mentre Primus si pavoneggiava sui social, gli udinesi sono costretti a convivere con una città sempre più insicura: delinquenza, spaccio e ora malattie come la scabbia, importate da certi profughi che la giunta De Toni e il consigliere regionale Diego Moretti continuano a coccolare con le loro politiche permissive. La Scuola Marconi, un tempo luogo di apprendimento, è diventata il simbolo del fallimento di un’accoglienza indiscriminata che mette a rischio la salute dei nostri figli. E Primus, invece di chiedere scusa, si limita a mandare circolari e a organizzare disinfestazioni, come se il problema fosse solo un inconveniente tecnico e non il frutto della sua cecità ideologica.
Cosa deve ancora accadere? La scabbia nella scuola di Primus è solo l’ultimo campanello d’allarme. In dieci giorni, quattro attentati terroristici in Europa – Monaco, Villach, Berlino, Mulhouse – tutti legati a immigrati islamici. Qui a Udine, il “futuro” tanto osannato dal preside si traduce in malattie, paura e degrado. Cosa deve ancora succedere perché l’Italia chiuda l’immigrazione islamica regolare e non? Aspettiamo che la scabbia si diffonda in ogni scuola? Che la delinquenza strangoli ogni quartiere? Il governo deve agire: stop agli ingressi, espulsioni immediate per chi porta crimine e malattie, basta con il buonismo che ci sta distruggendo!
Italiani, basta subire! Leonardo Primus dovrebbe dimettersi per vergogna: ha esaltato un’utopia che si è rivelata un incubo, e ora i bambini di Udine ne pagano le conseguenze. La sua scuola, infestata dalla scabbia, è la prova che l’immigrazione non è “il futuro”, ma una condanna. Svegliamoci, prima che ogni istituto diventi un focolaio e ogni città un ghetto. Chiudiamo i confini, salviamo l’Italia: non c’è più tempo da perdere! Ne abbiamo perso fin troppo.
Ps. Valditara è del mestiere?
Se non sbaglio adesso comincia la valutazione dei presidi d’istituto: come si classificherà questo succhia cazzi di sinistra?