UE vieta le parole ‘UOMO’ e ‘VIRILE’ perché non inclusive

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By V febbraio 23, 2025 12:10

UE vieta le parole ‘UOMO’ e ‘VIRILE’ perché non inclusive

L’Europa della Follia Woke: Via le Parole con “Man”, l’Italia Deve Uscire Subito!

È ufficiale: la Commissione Europea ha perso del tutto il contatto con la realtà. Con l’ultima trovata, un delirante manuale di 61 pagine sulle linee guida per un “linguaggio inclusivo”, Bruxelles ha dichiarato guerra al buon senso, alla tradizione e alla libertà di parola. La notizia, riportata da Il Giornale, è di quelle che lasciano sgomenti: via le parole con “man”, considerate ormai reliquie di un passato patriarcale da cancellare. Addio a termini come “man-made” (sostituito con “synthetic” o “artificial”), “tradesman” (rimpiazzato da neutri come “worker”), e persino “virile”, bandito perché “fortemente associato agli uomini”. Ma non finisce qui: anche “moglie” e “marito” sono sotto accusa, così come “nome di battesimo”, sacrificati sull’altare di una neolingua gender-neutral che dovrebbe, nelle intenzioni dei burocrati, “includere tutte le identità di genere”.

Siamo al paradosso: un’istituzione che dovrebbe occuparsi di problemi concreti – crisi economiche, immigrazione incontrollata, sicurezza – spreca tempo e risorse per censurare il linguaggio, imponendo un’ideologia woke che nessuno ha mai richiesto. È una deriva autoritaria mascherata da progresso, un tentativo di riscrivere non solo le parole, ma il pensiero stesso dei cittadini europei. Perché dietro queste linee guida non c’è solo la bizzarria di qualche funzionario annoiato: c’è un progetto culturale di sradicamento, un attacco frontale alle radici della nostra civiltà. “Il linguaggio gender-neutral è da preferire”, dicono. Ma preferire a cosa? Alla verità? Alla storia? Alla semplice evidenza che gli esseri umani, da millenni, usano parole per descrivere la realtà, non per nasconderla?

L’Italia, culla della cultura occidentale, non può accettare di essere travolta da questa follia. Pensiamo a Dante, a Petrarca, a Manzoni: cosa direbbero di un’Europa che censura “moglie” e “marito” per non urtare la sensibilità di chissà chi? La nostra lingua, la nostra identità, il nostro modo di essere sono sotto assedio, e tutto questo in nome di un’uguaglianza astratta che finisce per livellare ogni differenza, ogni ricchezza, ogni tradizione. Non è inclusione, è omologazione forzata. È il trionfo di un’élite distante, che dalla sua torre d’avorio a Bruxelles decide come dobbiamo parlare, pensare, vivere.

Basta. L’Italia deve dire no. Non possiamo continuare a farci trascinare in questo vortice di assurdità da un’Unione Europea che, invece di unirci, ci divide dalla nostra stessa essenza. Uscire il prima possibile da questa gabbia ideologica non è più solo un’opzione: è una necessità. Perché se il prezzo dell’appartenenza all’UE è la rinuncia alla nostra lingua, alla nostra cultura e alla nostra libertà, allora quel prezzo è troppo alto. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi: l’Europa woke non è il nostro futuro, è la nostra condanna.

UE vieta le parole ‘UOMO’ e ‘VIRILE’ perché non inclusive ultima modifica: 2025-02-23T12:10:44+00:00 da V
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By V febbraio 23, 2025 12:10
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 23, 12:30

    Ucciderli a bastonate è ancora poco, meglio il bombardamento nucleare di Bruxelles quando sono in riunione così non ci pensiamo più.
    E se si potesse impiegare “l’Imperatore Bianco”, bombardiere aerospaziale cinese appena presentato alla stampa, il colpo arriverebbe con meno di 5 minuti di preavviso, giusto il tempo di cagarsi addosso dalla paura senza poter raggiungere i rifugi sotterranei…

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    • lorenzoblu febbraio 23, 15:48

      Si ma i nostri?
      Stanno la a guardare come i ritardi qual sono,
      Si preoccupano solo dei porci ukraini.. Loro pari

      Quello è il loro unico pensiero, si deve uscire da questo governo… Si deve!

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