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Milano: Selvaggia Aggressione sul Filobus 91. Quanto Ancora Dovremo Sopportare?

Un’altra notte di violenza scuote Milano, un’altra storia che lascia sgomenti e furiosi. Un ragazzo di 15 anni è stato brutalmente aggredito sul filobus della linea 91, in piazzale Cuoco, nel quartiere Calvairate, a sud-est della città. Era circa le 4 di mattina, tra sabato 22 e domenica 23 febbraio 2025, quando un gruppo di giovani, descritti dalla vittima come nordafricani, ha trasformato un normale viaggio notturno in un incubo. Prima hanno spruzzato spray al peperoncino sul mezzo ATM, costringendolo a fermarsi. Poi, con il filobus bloccato, si sono avventati sul ragazzo: una bottigliata in testa, abbastanza forte da stordirlo, e via con il bottino – cuffiette, scarpe, portafogli. Sono fuggiti prima che i soccorsi arrivassero, lasciando il 15enne ferito e spaventato.

La polizia e il 118 sono intervenuti rapidamente. Il giovane è stato portato in ambulanza alla clinica De Marchi in codice verde, un segnale che, per fortuna, le sue condizioni non sono critiche. Ma il danno è fatto: un altro episodio di violenza gratuita, un altro colpo alla sicurezza di una città che sembra sempre più ostaggio di branchi senza scrupoli. Il filobus, che opera 24 ore su 24, è rimasto fermo dalle 4:00 alle 4:24, un’interruzione che racconta l’impatto di questi atti anche sul quotidiano dei milanesi. Ora gli investigatori sperano che le telecamere di videosorveglianza della zona e del mezzo possano dare un volto agli aggressori. Ma basterà?

Questo non è un caso isolato. È l’ennesimo tassello di un mosaico di insicurezza che si allarga giorno dopo giorno.

Giorgia Meloni ha vinto nel 2022 promettendo sicurezza e controllo dei confini. Sta mantenendo fede a quelle parole? Intanto, a Milano, un ragazzo torna a casa ferito, e i responsabili sono ancora là fuori. Quanto sangue, quanta paura dovrà ancora scorrere per le strade d’Italia prima che chi comanda apra gli occhi? La domanda non trova risposta, ma il silenzio delle istituzioni pesa come un macigno.