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Il PD Vuole l’Apocalisse Italiana: Minori Stranieri dai Barconi per Ripopolare il Paese? Una Pazzia Criminale che ci Annienterà!

Il PD ha dichiarato guerra aperta all’Italia, e lo fa con un piano tanto assurdo quanto devastante: usare i minori stranieri non accompagnati, scaricati dai barconi, per “risolvere” l’inverno demografico e garantire il ricambio generazionale. A lanciare questa bomba è Maria Luisa Paglia, segretaria del PD di Trieste, che, attaccando l’assessore regionale Riccardi che aveva denunciato le innumerevoli violenze di questi invasori, ha svelato il progetto aberrante della sinistra: un’agenda terzomondista che vuole affogare il nostro Paese sotto un’ondata di caos, violenza e degrado. È un tradimento senza precedenti, una pugnalata al cuore di una nazione già in ginocchio!

Paglia osa dipingere questi minori come “vittime di un sistema discriminatorio”, “adolescenti che affrontano le stesse sfide dei nostri ragazzi”, con una retorica sdolcinata che fa venire i brividi. Ma chi crede di prendere in giro? La realtà è sotto gli occhi di tutti, scritta a caratteri cubitali nella cronaca nera che ogni giorno ci sbatte in faccia il terrore: aggressioni feroci, risse selvagge, accoltellamenti brutali. A Milano, baby gang di immigrati massacrano studenti per un monopattino. A Cremona, un barista perde un occhio sotto i colpi di un branco. A Torino, auto bruciano per le vendette dei clan. E questa sarebbe la “salvezza” del nostro sistema produttivo? No, è la condanna a morte della nostra civiltà!

Alberto Polacco e Michele Lobianco non ci stanno e inchiodano Paglia al muro delle sue responsabilità. “Questi minori stranieri, troppo spesso, sono autori di violenze che non possiamo nascondere sotto il tappeto”, denunciano con una lucidità che spacca le pietre. E come dargli torto? La politica deve smetterla di piagnucolare e passare ai fatti: prevenire, punire, cacciare chi calpesta le nostre leggi. Paglia blatera di “serietà” sull’immigrazione? Allora inizi lei a togliersi i paraocchi dell’ideologia e a guardare lo scempio che le sue parole difendono. Polacco e Lobianco lo dicono chiaro: “Siamo per un’immigrazione controllata e regolare, non per questo stravolgimento demenziale della nostra società”. E noi con loro: non ci piegheremo mai a questa follia!

Il PD sogna un’Italia irriconoscibile, un laboratorio di esperimenti sociali dove i barconi vomitano migliaia di minori – 25 mila solo nel 2023, e il 2025 promette peggio – da trasformare in “nuovi italiani”. Ma a che prezzo? Cinque milioni di euro al giorno per mantenere un sistema di accoglienza che sforna delinquenti, non lavoratori. Strade insicure, quartieri in ostaggio, cittadini ridotti a prede. Questo non è un ricambio generazionale, è un’invasione pianificata, un genocidio culturale servito su un piatto d’argento da una sinistra che odia l’Italia e i suoi valori.

Non possiamo più tacere! I barconi vanno fermati, i minori rimpatriati, i responsabili di questo disastro processati. Paglia e il PD devono pagare per aver osato proporre un piano che ci seppellirà vivi. Basta con le loro utopie assassine: l’Italia non è un campo profughi, è la nostra casa, e la difenderemo con le unghie e con i denti. Se non ci ribelliamo ora, domani sarà troppo tardi: saremo stranieri nella nostra terra, schiacciati da un incubo che il PD chiama “futuro”. Sveglia, o ci porteranno all’estinzione!

Riccardi aveva sottolineato le difficoltà dei Comuni nel gestire l’accoglienza dei MSNA, evidenziando sia i costi elevati che i problemi di ordine pubblico. In un articolo de Il Piccolo del 26 febbraio 2025, si riporta che la Regione, sotto la guida del centrodestra (in cui Riccardi è una figura chiave), ha tagliato le rette per l’accoglienza dei MSNA, fissando un tetto massimo di 120 euro al giorno per minore, con i rimborsi garantiti principalmente da Roma. Riccardi ha appoggiato questa linea, sostenendo che il problema non è solo economico, ma riguarda “la tipologia delle persone accolte”. Ha dichiarato che l’accoglienza dei minori stranieri si sta trasformando “sempre più spesso in un problema di ordine pubblico”, un’affermazione che riflette la sua preoccupazione per episodi di violenza e criminalità legati a questa fascia di migranti.