Italia ostaggio dei maranza: armati di coltello a caccia di italiani
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“LA CULTURA DEL COLTELLO” INVADE L’ITALIA: IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE, NORDAFRICANI ARMATI A CACCIA DI ITALIANI
L’Italia è sotto assedio. Non passa giorno senza che le cronache riportino episodi di violenza brutale, spesso legati a un denominatore comune: giovani immigrati di seconda generazione, in particolare di origine nordafricana, armati di coltello e pronti a seminare terrore. Quella che il Procuratore Capo di Trieste ha definito “la cultura del coltello” sta dilagando nelle nostre città, trasformando strade e piazze in campi di battaglia dove gli italiani sono le prede designate. I fatti parlano chiaro, e il silenzio delle autorità non può più essere tollerato.
“La cultura del coltello” (cit procuratore capo di Trieste)
1️⃣ Milano, arrestato l’autore dell’accoltellamento di un ragazzo davanti al centro commerciale Merlata Bloom: è un 16enne egiziano
2️⃣ Reggio Calabria, uomo accoltellato durante una violenta rapina: arrestato un… pic.twitter.com/wyWG3DtMzA
— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 1, 2025
Milano: un 16enne egiziano accoltella un ragazzo davanti al Merlata Bloom
A Milano, cuore pulsante dell’Italia moderna, un ragazzo è stato barbaramente accoltellato davanti al centro commerciale Merlata Bloom. L’autore? Un 16enne egiziano, un minore che già conosce la via della violenza. Non è un caso isolato, ma l’ennesimo segnale di un’emergenza fuori controllo. Questi giovani, nati o cresciuti qui, sembrano rifiutare i valori della nostra società, preferendo il linguaggio del sangue a quello dell’integrazione.
Reggio Calabria: marocchino arrestato per rapina e accoltellamento
Spostiamoci al Sud, a Reggio Calabria, dove un uomo è stato aggredito e accoltellato durante una rapina feroce. L’arrestato è un marocchino, un altro tassello di un mosaico di crimini che vedono protagonisti stranieri di seconda generazione. La vittima, un italiano come tanti, è finita in ospedale, mentre il colpevole continua a rappresentare una minaccia per la nostra sicurezza. Quanto ancora dovremo sopportare?
Cremona: rissa con coltelli tra stranieri
E poi c’è Cremona, dove una rissa tra due giovani stranieri è sfociata in un accoltellamento. Anche qui, il coltello è l’arma preferita, simbolo di una cultura che non conosce dialogo, ma solo violenza. Sebbene l’episodio abbia coinvolto due stranieri, il pericolo per gli italiani è dietro l’angolo: chi ci garantisce che il prossimo colpo non sarà diretto contro di noi?
Un Paese in ostaggio
Questi non sono episodi isolati, ma sintomi di una crisi profonda. La “cultura del coltello”, come l’ha chiamata il Procuratore di Trieste, è una realtà che i buonisti negano, ma che gli italiani vivono ogni giorno sulla propria pelle. Giovani nordafricani di seconda generazione, spesso nati in Italia, sembrano portare con sé un’eredità di aggressività che non si placa con il passare degli anni. Le istituzioni tacciono, i cittadini tremano. È ora di dire basta: la sicurezza degli italiani non può essere sacrificata sull’altare di un’integrazione fallita. Sveglia, Italia, prima che sia troppo tardi!
Questi baluba privi della barba che li qualifica cone veri uomini, ma allora sono dei piglia in culo tutti quanti!