I sindaci PD usano i soldi del PNNR per contruire centri di accoglienza
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FONDI PNRR PER ACCOGLIERE ABUSIVI: L’ITALIA È IN VENDITA
Incredibile ma vero: i fondi del PNRR, quei miliardi che l’Italia prende a strozzo dall’Unione Europea, vengono buttati per costruire “stazioni di posta” come quella di via Pier delle Vigne a Boccea, Roma – ostelli per clandestini e senza dimora, spacciati per “inclusione sociale”. È un insulto nazionale: mentre le famiglie italiane arrancano sotto il peso di tasse e bollette, i sindaci PD usano i nostri soldi per accogliere chi ci invade, trasformando città come Roma in enclavi islamiche. La protesta della Lega a Boccea è solo la punta dell’iceberg: l’Italia è sotto attacco, e l’unico modo per salvarla è azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare.

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Boccea: 800.000 euro per 8 letti, un furto legalizzato
A Boccea, il Comune di Roma vuole spendere 800.000 euro del PNRR – sì, 100.000 euro a letto – per trasformare un’ex scuola in una “stazione di posta” con appena 8 posti. L’ex minisindaco Daniele Giannini, ora dirigente regionale della Lega, ha lanciato una raccolta firme per fermare questo scempio: “Via Pier delle Vigne è piena di pizzerie, tabacchi e cinema, non è il posto per un ostello di senza dimora”. Ha ragione: una zona commerciale viva, cuore del quartiere, viene sacrificata per un progetto calato dall’alto, senza trasparenza né consenso dei cittadini. Come può un’amministrazione sprecare così i fondi europei, mentre gli italiani non arrivano a fine mese?
Un piano nazionale di resa all’Islam
Non è solo Boccea. Nove “stazioni di posta” sono previste a Roma con il PNRR, e altre spuntano in tutta Italia: a Magenta i giudici impongono moschee, a Firenze i musulmani comprano palazzi milionari, a Genova e Sesto Fiorentino il territorio si svende. L’assessora PD Barbara Funari difende il progetto: “Luoghi piccoli per un’accoglienza efficace”. Efficace per chi? Per i clandestini che sbarcano a Ravenna, i maranza che stuprano a Torino, le baby gang che mandano in fin di vita un uomo a Vestone? Con 2,7 milioni di musulmani oggi e una crescita demografica che ci schiaccia, queste strutture non sono “aiuto”, sono avamposti di un’invasione che strangola la nostra identità.
Soldi europei per tradire gli italiani
I fondi PNRR, presi a debito dalla UE, dovrebbero rilanciare l’Italia, non finanziare l’invasione. Invece, mentre paghiamo interessi da capogiro, il governo – che pure li ha approvati – li lascia usare per recuperare immobili abbandonati e darli a chi non ha diritto di stare qui. Funari chiede: “Credete che 8 posti rovinino una via commerciale?”. Sì, perché ogni posto è un precedente, un passo verso quartieri ghetto dove la sharia soppianta la Costituzione. Come può un Paese indebitarsi per accogliere chi ci aggredisce, mentre i nostri figli non hanno futuro?
Un’Italia in ginocchio, da Nord a Sud
Da Vestone a Viterbo, da Rieti a San Benedetto, i maranza – figli di immigrati – seminano terrore: un uomo in coma, una bambina quasi rapita, controllori e poliziotti mutilati. Le moschee imposte dai giudici, come a Magenta, e le stazioni di posta volute dal PD, come a Boccea, sono due facce della stessa medaglia: un’Italia che si arrende. Con 5 milioni di musulmani previsti tra vent’anni, ogni euro speso per accoglierli è un euro tolto agli italiani. Il governo dorme, i giudici tradiscono, i sindaci svendono: siamo una nazione sotto occupazione, e i fondi PNRR sono il prezzo del nostro sangue.
Azzerare l’immigrazione: ultima chiamata
Basta con questo scempio. I soldi della UE, pagati con il nostro debito, devono andare a scuole, ospedali, lavoro – non a ostelli per clandestini e maranza. La protesta di Boccea deve diventare nazionale.
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