Golpe UE in Romania: candidato sovranista escluso da elezioni dopo averle vinte

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By V marzo 9, 2025 19:53

Golpe UE in Romania: candidato sovranista escluso da elezioni dopo averle vinte

Golpe UE in Romania, candidato del popolo escluso da elezioni

La Romania è diventata il teatro di un vergognoso colpo di mano orchestrato dall’Unione Europea, un’entità che si autoproclama paladina della democrazia ma che, nei fatti, rivela la sua vera natura: quella di una dittatura burocratica pronta a calpestare la volontà popolare pur di mantenere il controllo. L’ultima vittima di questa macchina repressiva è Călin Georgescu, il leader sovranista che aveva conquistato il cuore dei rumeni vincendo a sorpresa il primo turno delle elezioni presidenziali del novembre 2024. Dopo aver annullato quel voto con pretesti pretestuosi, arrestato il candidato e ora escluso la sua ricandidatura, l’UE – tramite i suoi burattini a Bucarest – ha sferrato un colpo mortale alla sovranità del popolo rumeno.

Il 7 marzo 2025, Georgescu aveva ripresentato la sua candidatura per le elezioni presidenziali di maggio, forte di un sostegno popolare che i sondaggi confermano in crescita e di oltre 324.000 firme raccolte. Ma l’Ufficio Elettorale Centrale, con una decisione opaca e priva di motivazioni ufficiali, ha respinto la sua corsa con un voto di 10 a 4. Un verdetto che sa di esecuzione politica, arrivato dopo mesi di persecuzioni: prima l’annullamento delle elezioni di novembre, giustificato con accuse di “interferenze russe” mai pienamente dimostrate; poi l’arresto di Georgescu a febbraio, con imputazioni pretestuose come “azioni contro l’ordine costituzionale” e “falso sul finanziamento elettorale”; e ora questo colpo finale, che lo esclude dalla competizione elettorale. L’unica speranza rimasta è un ricorso alla Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi entro il 15 marzo, ma chi può fidarsi di un’istituzione già compromessa dal precedente annullamento del voto?

Questo non è solo un attacco a Georgescu, ma un affronto a milioni di rumeni che vedono in lui una voce contro l’establishment filo-UE, contro la NATO e contro un’élite corrotta che ha svenduto il Paese agli interessi stranieri. L’Unione Europea, con il suo silenzio complice e le pressioni dietro le quinte, ha dimostrato ancora una volta di temere la democrazia autentica. Non è un caso che il copione rumeno ricordi quello ucraino, dove elezioni sono state sospese e oppositori messi a tacere, il tutto con il plauso di Bruxelles. La stessa Ursula von der Leyen, che blatera di “valori europei”, tace di fronte a questo scempio, probabilmente troppo impegnata a progettare un esercito europeo per soffocare altre ribellioni.

La reazione del popolo non si è fatta attendere: a Bucarest, i sostenitori di Georgescu sono scesi in piazza, scontrandosi con la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni. È il grido di un popolo derubato del suo diritto di scegliere, un popolo che vede nell’esclusione del suo candidato un golpe orchestrato dall’UE per mantenere la Romania in catene. E mentre figure come Elon Musk (“È una follia”) e Matteo Salvini (“Un euro-golpe in stile sovietico”) denunciano l’accaduto, l’ipocrisia di Bruxelles risuona nel suo silenzio.

L’Unione Europea non è più un’unione di nazioni sovrane, ma un apparato totalitario che schiaccia chiunque osi sfidarne il dominio. La Romania è solo l’ultimo esempio: prima hanno impoverito i cittadini con politiche economiche suicide, poi li hanno privati della voce con un sistema elettorale truccato. Georgescu, con le sue posizioni anti-NATO e il suo rifiuto di piegarsi ai diktat occidentali, rappresenta una minaccia per questo ordine oppressivo, e per questo deve essere eliminato. Ma il popolo rumeno non è cieco: la rabbia sta montando, e l’UE potrebbe presto scoprire che non si può soffocare la volontà di una nazione senza pagarne il prezzo.

Se la Corte Costituzionale dovesse confermare l’esclusione, sarà la prova definitiva che la Romania non è più una democrazia, ma una colonia di Bruxelles. L’UE, con questo golpe, non solo ha escluso un candidato, ma ha dichiarato guerra al popolo rumeno. La storia insegna che i tiranni, prima o poi, cadono: il tempo della resa dei conti si avvicina, e l’Europa dei burocrati farebbe bene a tremare.

Golpe UE in Romania: candidato sovranista escluso da elezioni dopo averle vinte ultima modifica: 2025-03-09T19:53:07+00:00 da V
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