Confindustria attacca la democrazia: cittadini non condizionino scelte strategiche
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Confindustria attacca la democrazia, ma il nucleare può essere un’opzione
Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, ha scatenato polemiche con una dichiarazione che attacca la democrazia. Durante il convegno “Energia nucleare sostenibile: dialogo con l’industria italiana”, Agrusti ha affermato: “Le scelte strategiche per l’energia devono essere sottratte alla potestà referendaria e alla burocrazia locale”. Trattare gli impianti nucleari come “zone militari” al sicuro da proteste e referendum, ha aggiunto, è necessario per evitare interferenze popolari. Queste parole sono un oltraggio alla sovranità dei cittadini, che hanno il diritto di esprimersi su questioni come il nucleare, come dimostrato dai referendum del 1987 e 2011. Escludere i cittadini dalle decisioni strategiche è un attacco alla democrazia, rivelando un’arroganza insostenibile da parte di Confindustria, che sembra voler privilegiare gli interessi delle imprese sopra quelli del popolo. Movimenti, sindacati e politici hanno protestato, accusando l’associazione di voler zittire le comunità locali.
Sul nucleare, invece, Agrusti e il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sostengono che sia una soluzione per l’indipendenza energetica, superando ostacoli burocratici e proteste. Sebbene il nucleare di nuova generazione possa essere sicuro e strategico per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, imporlo senza dialogo con i cittadini è inaccettabile. L’Italia potrebbe considerare il nucleare, ma solo attraverso un processo democratico trasparente, non con diktat aziendali o regionali. Confindustria deve ritrattare e rispettare la democrazia, mentre il dibattito sul nucleare va affrontato con partecipazione, non con imposizioni.
Il popolo più civile al mondo è quello giapponese, ora, montarono si dall inizio un rotore dissassato all interno del complesso nucleare di fukuschima e pur sapendolo, lo. Lasciarono li sapendo che solo in casi, Particolari avrebbe dato problemi e così è stato, hanno scaricato in mare milioni di metri cubi di acqua radioattiva, perché non sapevano dove metterla, adesso sta analfabeta del caro leader parla di centrali nucleari sicure,… Se sono sicure le scorie nucleari prodotte possono seppellirle nel. Giardino di casa loro…..
Già, il problema non sarebbe quello dell’energia atomica in sè ma quello ce hanno capito a scuola quelli che si occupano diêl settore nucleare.
Ho visitato il CERN e ho parlato con gli addetti ricavandone un’impressione di persone mediamente disturbate a livello mentale, i loro pari classe nel settore spaziale sono stati capaci di confondere metri e piedi fallendo qualche missione su Marte, idem nei progetti militari scientificamente avanzati… direi che il problema risieda sempre nella componente umana, alla voce “ma che cazzo hai capito?”
Mala tempora currunt…