Stato ha fallito, il governo legalizzi le ronde contro il crimine dilagante
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Milizie nazionali subito: lo Stato ha fallito, i cittadini devono difendersi legalmente
L’Italia è allo sbando. Da Milano ad Avezzano, la cronaca è un bollettino di guerra: bande di clandestini che rubano, molestano, minacciano stupri, aggrediscono con pistole – giocattolo o no – e seminano terrore. Lo Stato? Assente, impotente, o peggio, complice di un sistema che protegge i criminali stranieri con leggi assurde come la Zampa e scarcerazioni lampo. I cittadini, lasciati soli, si organizzano come possono: ronde spontanee, gruppi come “Articolo 52”, pestaggi di chi minaccia la loro sicurezza.
Non è giustizia fai-da-te, è sopravvivenza. Ma non basta. E non è giusto che ragazzi italiani mettano a rischio il proprio futuro agendo in una zona grigia della legge che li lascia nelle grinfie di una certa magistratura che sa essere solerte solo contro i cittadini onesti. E non è giusto anche perché, senza controlli, si rischia di colpire innocenti.
È ora di dare una risposta strutturata e legale: istituzionalizziamo le ronde di volontari, trasformiamole in vere milizie nazionali, guidate da ex militari, per mantenere l’ordine nei quartieri e dare la caccia ai clandestini. La Costituzione lo dice chiaro: la difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino. Se lo Stato non sa garantire l’ordine, che dia ai cittadini il diritto di farlo legalmente.
Guardiamo in faccia la realtà. A San Pelino, tre minorenni marocchini – già noti per furti e violenze – accerchiano un uomo, minacciano di stuprare sua moglie e gli puntano una pistola alla testa. A Milano, nordafricani rubano e finiscono pestati da ronde esasperate. In tutto il Paese, 200mila ospiti di centri d’accoglienza, molti clandestini o finti minori, girano armati e impuniti, mentre le forze dell’ordine sono costrette a inseguire i “giustizieri” invece dei delinquenti. Lo Stato ha perso il controllo, schiacciato da un buonismo suicida e da un governo imbelle che trema davanti alle critiche piuttosto che agire. Le strade non sono più sicure, le donne non possono uscire sole, i cittadini vivono barricati. Non è vita, è resa.
La soluzione c’è, ed è scritta nella nostra Costituzione. L’articolo 52 parla di difesa della Patria, un diritto e un dovere che lo Stato non può negarci. Se le istituzioni non riescono a fermare questa invasione criminale, che almeno creino una cornice legale entro la quale i cittadini possono farlo da soli. In questo modo tutto avverrà alla luce del sole e senza possibili eccessi. Come invece rischia di accadere. Lo abbiamo visto.
Serve un corpo di milizie nazionali, volontari, guidati da ex militari che conoscono disciplina e strategia. Non bande improvvisate, ma unità riconosciute e coordinate, con il compito di pattugliare i quartieri, identificare i clandestini, catturarli e consegnarli per il rimpatrio immediato. Non si tratta di vigilantes fuori controllo, ma di un esercito civile al servizio della legge, là dove la legge ha smesso di funzionare.
Pensateci: ex carabinieri, ex alpini, ex finanzieri – cittadini onesti con esperienza – pronti a mettere il loro coraggio al servizio della comunità e guidare giovani volontari. Quartieri liberati dal terrore, clandestini cacciati senza pietà, ordine ristabilito dove lo Stato ha alzato bandiera bianca. Non è una provocazione, è una necessità. I cittadini vogliono sicurezza, e se le istituzioni non gliela danno, devono poterla prendere legalmente.
Basta con le ipocrisie: chi delinque non merita protezione, chi è qui illegalmente non merita ospitalità. E chi difende la propria casa, la propria famiglia, la propria Patria, non merita indagini, ma medaglie.
Il governo apra gli occhi. Abroghi la Legge Zampa, chiuda i centri d’accoglienza, rimpatri i 200mila parassiti che ci strangolano. E dia il via alle milizie nazionali. Se non lo farà, la rabbia crescerà, le ronde si moltiplicheranno, e il caos sarà inevitabile. Non è una minaccia, è un avvertimento: un popolo abbandonato trova sempre il modo di rialzarsi. Meglio che lo faccia con la legge dalla sua parte, piuttosto che contro.
Lo Stato ha miseramente fallito. E continuano ad arrivare migliaia di migranti, alla faccia del blocco navale.
Anche se non le legalizzano si vada avanti lo stesso, faranno parte del Volontariato non frocesco…