Orrore, 24enne ucciso a colpi di machete dai maranza: dov’è lo Stato?
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San Benedetto del Tronto: 24enne ucciso a colpi di machete da immigrati nordafricani, i soliti maranza
San Benedetto del Tronto – Un 24enne è stato barbaramente ucciso a colpi di machete sul lungomare, in un’esplosione di violenza che ha sconvolto la città. La rissa, scoppiata all’alba di oggi, 16 marzo 2025, davanti a una discoteca, è l’ennesima dimostrazione del degrado portato dai soliti maranza, immigrati nordafricani che seminano terrore. Nello scontro tra due bande, altri tre giovani sono stati feriti, uno in condizioni gravissime, trasferito in eliambulanza all’ospedale di Torrette ad Ancona. L’Italia è sotto assedio, e lo Stato lascia fare.
Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, la violenza è iniziata all’interno del locale, da dove i gruppi sono stati cacciati dal personale di sicurezza. Una volta fuori, la situazione è degenerata: i maranza, immigrati nordafricani noti per la loro brutalità, hanno trasformato il lungomare in un campo di battaglia. Un machete è spuntato tra le mani di uno di loro, e il 24enne, che si trovava con un amico, è stato colpito all’addome, morendo sul posto nonostante i tentativi del 118 di salvarlo. L’amico, ferito al volto, è tornato a casa a Grottammare, ma, resosi conto della gravità, ha chiamato i soccorsi: ora lotta tra la vita e la morte. Altri due giovani sono finiti al Madonna del Soccorso con ferite da arma da taglio, per fortuna meno gravi.

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I Carabinieri parlano di un regolamento di conti tra bande, e hanno identificato diversi soggetti, tutti immigrati nordafricani che gravitano tra San Benedetto, Grottammare e la costa abruzzese. Ma nessun fermo, nessuna espulsione immediata: lo Stato, come sempre, tentenna, lasciando che questi maranza continuino a infestare le nostre città. È la solita storia: a Fidenza, immigrati si armano di mazze per spedizioni punitive; a Milano, pestano una 70enne su un bus; ad Afragola, violentano coppie con pistole alla tempia. E ora San Benedetto: una località turistica trasformata in un mattatoio da immigrati che non hanno nulla da perdere e tutto da distruggere.
Il sindaco Antonio Spazzafumo si dice “attonito” e invita a “guardare con disincanto a una realtà con la quale non ci siamo mai misurati finora”. Ma di quale disincanto parla? Questa è un’invasione che va avanti da anni, con 251.209 clandestini sbarcati dal 2022 e i “regolari” che si moltiplicano, portando solo caos. Lo Stato lascia che i maranza agiscano indisturbati, mentre perseguita chi si ribella, magari in modo estremo, come gli “Articolo 52” a Milano, indagati in pochi giorni per aver reagito al degrado. A San Benedetto ci sono voluti minuti per morire, ma chissà quanto per avere giustizia. Basta: chiudiamo i confini, espelliamo questa feccia e torniamo a vivere sicuri. Il lungomare deve essere un luogo di pace, non di sangue!
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