Meloni cita Articolo 52 in Parlamento: “Difendere la Patria” – VIDEO
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Nei giorni delle ronde anti-maranza, Meloni cita l’Articolo 52 in Parlamento: è ora di difendere la Patria
Negli ultimi giorni, le “ronde anti-maranza” – gruppi di cittadini che si organizzano per contrastare degrado e microcriminalità nelle città – hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza e sul ruolo dei singoli nella tutela dell’ordine. In questo clima incandescente, il premier Giorgia Meloni ha preso la parola in Parlamento, richiamando l’Articolo 52 della Costituzione: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
Una citazione sicuramente casuale che però ci ricorda che esiste una cornice istituzionale al crescente malcontento popolare, e che apre anche un interrogativo: è arrivato il momento di mettere in pratica questo principio?
Meloni ha citato l’Articolo 52 con forza, quasi a voler ricordare agli italiani che la protezione della nazione non è solo un compito dello Stato, ma una responsabilità condivisa. Le ronde, in fondo, potrebbero essere viste come una risposta spontanea a questo “sacro dovere”, un segnale di cittadini pronti a non delegare più la propria sicurezza. Eppure, per il premier e i suoi sostenitori, la Patria non è solo lo spazio delle strade e delle piazze: sono i “sacri confini” dell’Italia, minacciati – secondo la loro visione – dall’immigrazione incontrollata, dalle pressioni esterne e da un’Europa percepita come distante.
Il richiamo all’Articolo 52, quindi, non è solo un appello alla mobilitazione contro il caos interno, ma un invito a guardare oltre: difendere la Patria significa anche rafforzare le frontiere, presidiare il territorio nazionale e riaffermare l’identità italiana. “Non possiamo permettere che il nostro Paese diventi terra di nessuno,” ha aggiunto Meloni.
La vera prova per Meloni sarà dimostrare che lo Stato può incarnare questa difesa della Patria, rendendo superflue le iniziative spontanee. Dopo aver puntato il dito sull’Articolo 52, ora tocca a lei passare ai fatti: i confini della Patria aspettano. Le nostre città anche. Arma i cittadini contro il caos.
Difendere la Patria è nostro dovere. pic.twitter.com/BYQ5vBT7an
— Fratelli d'Italia 🇮🇹 (@FratellidItalia) March 18, 2025
Giòggia, non servono i carri armati da fare distruggere in uKraina, servono tanti blindati nelle città nazionale per schiacciare i baluba, a questo serve l’Articolo 52 e và spiegato anche ai barbari cui regalate il passaporto, anche se si tratta di un Dovere e non del solito diritto sindacale…
Tempo perso chi ha dei ritardi cognitivi capisce solo. Il suo l’auto ed immeritato stipendio di fine mese, sarebbe opportuno costruire bunker atomici quello si, non armi, mi dite cosa possono un milione di carriarmati conto 5/6 bombe atomiche?, e la Russia si dice ne abbia 6000…si dice, ma per me sono molte di. Più, se tu costruisci carretti armati Putin costruirà altre bombe,
voglio il servizio su draghi mangia merda il coglione che dice che ci vuole un esercito sovranazionale guidato magari da qualche frocio in calore