Poliziotti costretti a lasciarsi picchiare da nigeriano: ai domiciliari in centro accoglienza

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By V aprile 6, 2025 11:46

Poliziotti costretti a lasciarsi picchiare da nigeriano: ai domiciliari in centro accoglienza

Violenza al semaforo di Acireale: nigeriano arrestato, ennesima prova del fallimento sull’immigrazione

Un altro episodio di violenza e degrado scuote le strade siciliane, questa volta ad Acireale, dove un nigeriano di 31 anni è stato arrestato dopo aver molestato automobilisti e aggredito i poliziotti. La scena, ormai tragicamente comune nelle nostre città, si è consumata in via Loreto, dove l’uomo, con un permesso di soggiorno scaduto, importunava insistentemente i cittadini fermi al semaforo, pretendendo denaro con arroganza. Un comportamento che è solo l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche migratorie di un governo incapace di garantire sicurezza, e che rende sempre più urgente il ritorno di Matteo Salvini al Viminale.

L’aggressione: un copione già visto
Gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Acireale, durante un pattugliamento di routine, hanno notato l’atteggiamento sospetto del nigeriano e sono intervenuti per un controllo. Ma quello che doveva essere un normale accertamento si è trasformato in un episodio di violenza gratuita. L’uomo, visibilmente agitato, ha ignorato gli inviti alla calma dei poliziotti, tentando di divincolarsi e mostrando un permesso di soggiorno non più valido. Di fronte alla richiesta di accompagnarlo in Commissariato per ulteriori verifiche, il 31enne ha perso ogni freno: si è buttato a terra, ha opposto una resistenza feroce e ha trascinato gli agenti con sé, colpendoli e causando loro contusioni agli arti inferiori.

Nonostante la violenza, i poliziotti sono riusciti a immobilizzarlo e a portarlo in Commissariato, dove è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il pubblico ministero di turno ha disposto solo gli arresti domiciliari presso la sua residenza a Catania, un centro accoglienza, e il giudice, con rito direttissimo, ha convalidato l’arresto, imponendo solo l’obbligo di dimora con il divieto di uscire di ‘casa’ dalle 20 alle 7. Potrà molestare i cittadini durante il giorno. Ma la domanda sorge spontanea: è questa la risposta adeguata a chi aggredisce le forze dell’ordine e terrorizza i cittadini? Una misura così blanda non fa che alimentare il senso di impunità di chi, come questo nigeriano, si sente libero di delinquere senza conseguenze.

Poliziotti feriti: l’ennesimo prezzo pagato

A pagare il prezzo di questa ennesima follia sono stati, ancora una volta, gli agenti della Polizia di Stato. Alcuni di loro hanno riportato traumi agli arti inferiori, tanto da necessitare di cure ospedaliere. È inaccettabile che chi rischia la vita ogni giorno per proteggere i cittadini debba subire simili aggressioni, mentre il governo resta a guardare, incapace di affrontare il problema alla radice. Questi episodi non sono casi isolati, ma il risultato di anni di politiche migratorie scellerate, che hanno permesso a individui senza documenti validi di restare sul territorio italiano, spesso dedicandosi ad attività illecite come molestie, spaccio o peggio.

Forza Italia e il “partito dei maranza”: complici del degrado

A opporsi a una svolta sulla sicurezza è, come sempre, Forza Italia, ormai ribattezzata il “partito dei maranza”. I vertici forzisti, con il loro “il governo va bene così”, continuano a difendere un sistema che favorisce l’immigrazione incontrollata e lascia i cittadini in balia di individui come il nigeriano di Acireale. Antonio Tajani e i suoi hanno più volte dimostrato di preferire un approccio morbido, come quando nel 2022 Tajani dichiarava che il blocco navale era “difficile da fare a livello giuridico” (Stampa Estera, 2022), ignorando le richieste di sicurezza degli italiani. Forza Italia, con il suo lassismo, è complice del degrado che sta travolgendo le nostre città, e la sua opposizione al ritorno di Salvini al Viminale è un tradimento verso il Paese.

Salvini al Viminale: l’unica soluzione

L’episodio di Acireale è l’ennesima prova che serve un cambio di rotta immediato. Matteo Salvini, dal palco del Congresso della Lega a Firenze, ha dichiarato la sua disponibilità a tornare al Viminale: “Parlerò con Meloni e Piantedosi. Sono a disposizione, è mio dovere”. Parole che risuonano come un faro di speranza per gli italiani stanchi di vivere nel terrore. Salvini ha già dimostrato di saper fermare l’immigrazione clandestina: durante il suo mandato, gli sbarchi sono crollati, e le città erano più sicure. Oggi, con le strade infestate da molestatori e delinquenti come il nigeriano di Acireale, il suo ritorno al Ministero dell’Interno è un’urgenza non più rinviabile.

Basta ricongiungimenti familiari e lassismo

Non basta però riportare Salvini al Viminale: serve un’azione drastica per stroncare il fenomeno alla radice. I ricongiungimenti familiari, tanto cari a Forza Italia, devono essere abrogati immediatamente. Sono queste norme a permettere l’arrivo di intere famiglie che non si integrano, lasciando crescere generazioni di giovani che, come il 31enne nigeriano, vedono nell’Italia solo un terreno di conquista. Serve una politica di rimpatri rapidi per chi delinque, e pene severe per chi aggredisce le forze dell’ordine. Basta con le misure cautelari ridicole come l’obbligo di dimora: chi commette reati deve essere espulso, senza se e senza ma.

Un appello a Meloni: ascolti gli italiani, non Forza Italia

Il premier deve scegliere: cedere alle pressioni di Forza Italia, che con il suo buonismo sta distruggendo l’Italia, o ascoltare la Lega e riportare Salvini al Viminale. Gli italiani meritano di vivere senza paura, e solo un uomo come Salvini può garantirlo. Basta con il lassismo, basta con i “maranza” e i loro protettori politici: è ora di dire basta.

Poliziotti costretti a lasciarsi picchiare da nigeriano: ai domiciliari in centro accoglienza ultima modifica: 2025-04-06T11:46:59+00:00 da V
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By V aprile 6, 2025 11:46
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell aprile 6, 15:24

    Si è gettato a terra per opporre resistenza?
    Gli si sale addosso in due sulla sua testa per fargliela scoppiare poi si passa al successivo: anche se sono poco intelligenti alla fine i baluba capiranno di non essere graditi e se ne andranno prima di morire oppure resteranno a crepare…

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