Il partito islamico di Soumahoro vuole la sharia a Monfalcone

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By V aprile 10, 2025 21:42

Il partito islamico di Soumahoro vuole la sharia a Monfalcone

“Monfalcone, l’Islam politico all’assalto: Italia Plurale e Bou Konate vogliono la Sharia, l’Italia è in pericolo!”

Monfalcone – L’islamizzazione di Monfalcone è a un passo dal compimento: Bou Konate, imam senegalese, si candida a sindaco con “Italia Plurale”, il partito fondato da Aboubakar Soumahoro il 24 maggio 2024, uno “spazio per gli invisibili, per tutte quelle persone straniere nate in Italia che ancora vivono nelle disuguaglianze”. Ma dietro questa facciata si nasconde un piano per imporre la Sharia: Konate, che ha umiliato una giornalista definendola “troppo piccola”, guida una lista di 19 candidati, tutti musulmani, con una sola donna e nessun italiano, molti legati a centri islamici. L’Islam politico vuole prendersi Monfalcone con la forza, e l’Italia rischia di cadere. L’unica soluzione è azzerare l’immigrazione islamica regolare e sospendere le elezioni nei comuni a rischio.

Italia Plurale: un partito islamico per conquistare Monfalcone

Soumahoro, che passeggia per Monfalcone distribuendo volantini al fianco di Konate, descrive Italia Plurale come uno spazio per gli “invisibili”, ma la realtà è un’altra. La lista di Konate è un partito islamico: 19 candidati, tutti musulmani, nessun italiano, una sola donna, e curricula che vanno da parrucchieri a operai di Fincantieri, fino a rappresentanti di centri islamici. “È una lista non islamica”, si difende Konate, accusando i media di descriverli come “i cattivi, i diversi, coloro che vorrebbero appropriarsi della cultura italiana e cambiarla”. Ma i fatti parlano chiaro: sui social dei candidati spiccano sermoni di profeti islamici, bambine velate, donne in burqa, tradizioni islamiche. “Assalamualaikum” – “la pace sia con voi” – apre ogni spot elettorale, rigorosamente in lingue straniere come bengalese, senegalese e pakistano, con didascalie incomprensibili per gli italiani. “Passeggiando per Monfalcone sembra di essere a La Mecca”, denunciano i cittadini.

Un Islam che odia l’Italia: la Sharia al posto della Costituzione

Konate dichiara: “Bisogna rimediare agli errori del passato”, ma il suo programma è un mistero. “Di competenze specifiche qui non ce ne sono”, si legge nei curricula dei candidati. Come può un partito che promuove burqa e sermoni islamici rappresentare Monfalcone? “In quale modo crede di poter far coincidere la nostra Costituzione con un Islam che odia l’Italia, un Islam che fa a cazzotti con le regole del nostro Paese, un Islam che non si integra, non l’ha mai fatto e non ha intenzione di farlo, soprattutto a Monfalcone?”, si chiedono i cittadini. La risposta è chiara: non può. Konate e Italia Plurale vogliono la Sharia, non l’integrazione. A Monfalcone, i musulmani hanno ignorato tre sentenze del Consiglio di Stato, pregando in moschee abusive; a Udine, hanno aperto la quarta moschea fuorilegge; a Mestre, i bengalesi minacciano proteste per via Piave; a Torino, si urla: “Senza velo, vi violentiamo”. L’Islam politico non si ferma.

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La sinistra muta, la destra divisa: Monfalcone a rischio

La sinistra, muta e complice, non ha trovato sintesi con Konate, mentre la destra di Anna Maria Cisint, ora
europarlamentare della Lega, è bollata come “nemico assoluto dell’Islam”. Cisint avverte: “Vogliono un sindaco islamico”. La sua coalizione, con Luca Fasan, lotta contro un Islam che “non vuole il rispetto della legge”.

Ma il pericolo è reale: se Konate vince, Monfalcone diventerà un califfato, e l’Italia sarà il prossimo domino. “Che ognuno sia libero di professare la propria religione è sacrosanto, come che ognuno a casa propria decida di parlare la propria lingua e di mantenere le proprie tradizioni, discutibili o meno”, scrivono i cittadini. Ma “l’ardire di proporsi come rappresentanti di una città italiana, per di più negando l’evidenza dell’osservanza alla Sharia e ai suoi dettami, puntando il dito contro italiani che non capiscono, sembrerebbe essere una mossa elettorale quantomeno ipocrita”. “Cosa ci possiamo aspettare da persone nate in Italia – come Soumahoro ribadisce sempre e comunque – ma che in tutta la propria vita ancora parlano la propria lingua e che nemmeno durante una campagna elettorale decidono di adattarsi al Paese in cui vivono e in cui hanno deciso di impegnarsi politicamente?”

Azzerare l’immigrazione e sospendere le elezioni: salviamo l’Italia!

La Lega lo ha gridato: “Basta silenzi sull’islamizzazione”. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – basta ingressi, basta permessi – e sospendiamo le elezioni a Monfalcone. Il governo nomini il sindaco: un partito islamico al potere sarebbe la fine. A Fontanelle, una chiesetta rischia di diventare moschea; a Bologna, Tania Bellinetti è stata uccisa dal compagno tunisino; a Mestre, Clark Manwar di FDI spinge per una mega moschea. Monfalcone è il simbolo di un’Italia che sta cadendo: se non fermiamo l’Islam politico, la Sharia sostituirà la Costituzione. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!

Il partito islamico di Soumahoro vuole la sharia a Monfalcone ultima modifica: 2025-04-10T21:42:53+00:00 da V
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