Difende ragazza molestata dai maranza e viene picchiato a sangue

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By V aprile 14, 2025 11:00

Difende ragazza molestata dai maranza e viene picchiato a sangue

Saronno sotto Assedio: Eroe Picchiato dai “Maranza” per Aver Difeso una Ragazza, Azzeriamo l’Immigrazione Islamica Regolare!

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Saronno, cuore pulsante della Brianza, si è trasformata in un campo di battaglia. Nella notte tra sabato e domenica, alle 3:20, in via Maestri del Lavoro – la vivace piazza dietro il municipio, regno della movida – un giovane italiano è diventato un eroe, ma ha pagato un prezzo altissimo. La sua colpa? Aver difeso una ragazza molestata da un gruppo di “maranza”, termine che sempre più spesso indica bande di giovani stranieri, spesso di origine islamica, dediti a prepotenze e microcriminalità. La risposta è stata brutale: insulti, poi pugni, calci, un’aggressione feroce che ha lasciato il ragazzo contuso, mentre gli aggressori si dileguavano come vigliacchi all’arrivo dei carabinieri e dell’ambulanza della Croce Viola. È l’ennesimo segnale di un’Italia in ostaggio, dove il coraggio si scontra con la violenza importata e la sicurezza è un ricordo. Per questo gridiamo: azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, prima che le nostre città diventino terra di nessuno!

I fatti parlano chiaro. La ragazza, infastidita nello spiazzo di via Maestri – un parcheggio che di notte si trasforma in ritrovo – era sola, vulnerabile, bersaglio di provocazioni e avance moleste. Il suo amico, un ragazzo qualunque con il senso dell’onore, non ci ha pensato due volte: si è messo in mezzo, ha alzato la voce, ha cercato di proteggerla. Ma il branco non ha tollerato la sfida. Dopo una lite verbale, sono passati ai fatti: un pestaggio senza pietà, un linciaggio per punire chi osa opporsi alla loro arroganza. Il giovane, nonostante le contusioni, ha rifiutato l’ospedale, dimostrando una tempra che fa onore all’Italia. Ma gli aggressori? Svaniti nel nulla, protetti dal buio e dall’impunità che troppo spesso li copre.

Non è un episodio isolato. Saronno, come Milano, Como, Varese, è sempre più teatro di violenze simili: molestie, risse, rapine, spesso legate a gruppi di stranieri che agiscono come se le nostre strade fossero loro. I “maranza” non sono solo un problema di ordine pubblico: sono il simbolo di un’immigrazione mal gestita, che importa modelli culturali incompatibili con i nostri valori. Molestare una donna, aggredire chi la difende, non è “gioventù ribelle”: è il segno di una mentalità che disprezza la libertà femminile e considera la violenza un diritto. E noi, con le porte spalancate, stiamo lasciando che questa mentalità dilaghi.

L’ex sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, lo denuncia da anni: “L’immigrazione islamica incontrollata porta radicalizzazione e degrado”. A Monfalcone, dove il 30% dei residenti è straniero, il partito islamico di Bou Konate punta a conquistare il municipio, con la sinistra pronta a sostenerlo per un pugno di voti. Ma il problema non è solo là: è a Saronno, dove un ragazzo rischia la vita per un gesto di civiltà; è a Milano, dove le taharrush gamea – molestie collettive di origine araba – insanguinano le piazze; è ovunque l’Italia stia diventando irriconoscibile. Non possiamo più permetterlo.

Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, ora! Non si tratta di chiudere il cuore ai bisognosi, ma di fermare chi arriva con l’arroganza di chi ci vuole sottomettere. Ogni “maranza” che molesta, ogni branco che pesta, ogni comunità che rifiuta le nostre leggi è un passo verso la sharia. Chi entra in Italia deve accettare i nostri principi – rispetto per le donne, per la legge, per la convivenza – senza compromessi. Chi li viola, come gli aggressori di Saronno, deve essere espulso immediatamente, senza scuse né ritardi. Basta welfare a chi vive di prepotenza, basta moschee abusive che fomentano odio, basta sinistra che giustifica tutto in nome del multiculturalismo.

Il ragazzo di Saronno è un eroe senza nome, come Fabrizio Quattrocchi, che ventun anni fa mostrò al mondo “come muore un italiano”. Ma non possiamo chiedere ai nostri giovani di sacrificarsi per difendere le strade che lo Stato ha abbandonato. Le istituzioni devono agire: pugno di ferro contro la criminalità straniera, chiusura dei flussi migratori da Paesi che esportano violenza, protezione per chi, come quel ragazzo, non si piega. Se non lo facciamo, via Maestri del Lavoro sarà solo l’inizio: un’Italia dove le donne hanno paura di uscire e gli uomini di difenderle.
Saronno è un grido d’allarme. Riprendiamoci le nostre città, onoriamo chi rischia la vita per la giustizia, fermiamo l’invasione che ci sta rubando il futuro. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, o presto non avremo più un’Italia da chiamare casa.

Difende ragazza molestata dai maranza e viene picchiato a sangue ultima modifica: 2025-04-14T11:00:53+00:00 da V
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By V aprile 14, 2025 11:00
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