Monfalcone islamica. “Agli italiani non piace? Fatti loro”
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Tutta una questione demografica. Il modello sarà esportabile al resto d’Italia se la percentuale di immigrati islamici crescerà a livelli simili. Per questo è urgente azzerare l’immigrazione islamica regolare.
Monfalcone: l’Islamizzazione Avanza con il Voto a Konate – Fermiamola Ora o l’Italia Scomparirà!
Oggi, a seggi chiusi, con lo spoglio che inizierà domattina alle 8, un brivido corre lungo la schiena dell’Italia. Fuori dall’oratorio San Michele, un cartello in italiano e arabo avverte: “Per ragioni di sicurezza è vietato l’ingresso con il volto coperto”. Siamo in Friuli Venezia Giulia, ma sembra di essere in un califfato. Bou Konate, leader del partito islamico “Italia Plurale” – fondato da Aboubakar Soumahoro – ha portato alle urne una lista di soli stranieri musulmani, e le loro idee sono un affronto alla nostra identità. “La poligamia? È nelle nostre regole, se non piace all’Italia, fatti vostri. Il velo islamico? Le donne devono indossarlo e non uscire sole”, dichiara un elettore di Konate, un uomo sulla cinquantina, con un’arroganza che gela il sangue. Questo non è un voto: è una dichiarazione di guerra culturale. Fermiamo l’islamizzazione ora, azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, o l’Italia diventerà terra di sharia!
Le strade di Monfalcone sono un incubo. Donne velate, spesso con il burqa, camminano a testa bassa, un passo dietro agli uomini, terrorizzate all’idea di parlare. “Siamo oggetti”, confessano in rari momenti di libertà, guardandosi intorno con occhi pieni di paura. “Ci insegnano da bambine a coprirci, non possiamo ribellarci. Usciamo solo accompagnate o di notte, altrimenti rischiamo punizioni”, raccontano. Gli uomini, invece, si muovono in branco, aggressivi, pronti a difendere il loro “territorio”. Non parlano italiano, non lo capiscono, ma votano. E il loro voto pesa quanto il nostro. Alle Europee di due anni fa erano già in aumento, oggi sono una forza che minaccia di stravolgere tutto. Qui l’integrazione è un’utopia: al suo posto c’è sopraffazione, sottomissione, un rifiuto totale dei nostri valori.
Il Partito Democratico, con il candidato Diego Moretti, tentenna. Alcuni storcono il naso di fronte a un’alleanza con Konate, temendo di perdere voti, ma la sinistra ha già aperto le porte a questa deriva. “Non condividiamo le sue scelte, alleanze no”, dicono. Ma il solo fatto che un partito islamico possa essere un interlocutore politico è la prova di quanto siamo caduti in basso. Soumahoro, ex eroe della sinistra, ora guida questa lista che non nasconde il suo obiettivo: imporre la sharia, con la poligamia, il velo obbligatorio, la segregazione femminile. È una sostituzione valoriale e culturale che parte da Monfalcone ma rischia di dilagare in tutto lo Stivale.
Anna Maria Cisint, ex sindaca leghista oggi europarlamentare, lo aveva previsto: “Vogliono cancellare la nostra identità”. Lei, che vive sotto scorta per aver combattuto questa islamizzazione, ha sempre denunciato il rischio. Souad Sbai, responsabile del Dipartimento integrazione della Lega, l’ha appoggiata, ma il loro grido è rimasto inascoltato. A Monfalcone, il 95% del welfare va a extracomunitari che non lavorano, spesso bangladesi che vivono di ricongiungimenti familiari, mentre le donne sono prigioniere in casa, escluse da tutto. Questo non è multiculturalismo, è colonizzazione. E ora, con il voto a Konate, l’Islam radicale potrebbe prendere il potere.
Sebbene Luca Fasan, candidato del centrodestra, sia favorito, non possiamo abbassare la guardia. Monfalcone è il laboratorio di un’Italia che rischia di sparire. Ovunque vediamo segnali di islamizzazione: a Milano, piazze piene di preghiere per il Ramadan; a Monte Roberto, un macedone minaccia la moglie con un’ascia; a Catania, un extracomunitario aggredisce soccorritori. È un’invasione che avanza, e la sinistra, con il suo nichilismo valoriale, è complice. Progetti come “Il Corano Europeo”, finanziato dall’UE con 10 milioni di euro, sono la ciliegina sulla torta: vogliono farci credere che l’Islam sia parte della nostra storia, mentre le nostre radici greco-romane e cristiane vengono calpestate.
Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, subito! Non possiamo più accogliere chi rifiuta i nostri valori, chi considera le donne oggetti, chi vuole sostituire la nostra cultura con la sharia. Chi arriva deve accettare libertà, uguaglianza e laicità, o andarsene. Chi sostiene idee come quelle di Konate deve essere espulso senza esitazione. Basta welfare a chi ci disprezza, basta moschee abusive, basta sinistra che svende l’Italia per un pugno di voti. Monfalcone è l’ultima trincea: se cade, l’Italia intera sarà un califfato. Combattiamo come Fabrizio Quattrocchi, che ventun anni fa mostrò al mondo come muore un italiano. Salviamo la nostra identità, o non ci sarà più un’Italia da chiamare casa!
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