Related Articles

• Valeria Marini aggredita da straniero sulle scale di casa: “Sono scossa” 2 06.Dic
• Caccia alla toga rossa: **Ispezione Immediata sui Magistrati Politicizzati** 2 20.Ott
• Piscina italiana riservata a donne islamiche in burqini 1 15.Ott

Verdelli e il Sesso à la Carte: Un Delirio Woke da Fermare

Provare a difendere l'ideologia Woke e peggiorare drammaticamente la situazione. Fatto ✅️ pic.twitter.com/Cklry10ytA

— Pro Vita & Famiglia (@ProVitaFamiglia) April 18, 2025

Carlo Verdelli, firma di punta del Corriere della Sera, ha deciso di gettare la maschera e tuffarsi nel baratro dell’ideologia woke con un commento sconcertante. Parlando dell’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump, ha bollato la loro alleanza come un attacco all’“ideologia woke”, chiedendo provocatoriamente: “Evitare che i poliziotti ti soffochino solo perché sei nero, oppure scegliersi in libertà il sesso a cui appartenere. Cose così, tipo i diritti civili”. Scegliere il proprio sesso? Verdelli è completamente scollegato dalla realtà, e la sua difesa di un “sesso à la carte” è un insulto alla scienza e al buon senso. Basta con questo delirio woke, è ora di dire stop.

La razza è una caratteristica immutabile, il sesso biologico anche: maschio o femmina, scritto nei cromosomi alla nascita. Nessun dogma woke può cambiare questa verità, per quanto Verdelli e la sua cricca ci provino. Paragonare i diritti civili a un capriccio identitario è uno schiaffo a chi ha sofferto davvero per la propria origine o colore della pelle.

La realtà non è un gioco

Verdelli sembra vivere in una bolla dove la biologia è un’opinione e la realtà si piega ai desideri. Ma il sesso non è un costrutto sociale, non è un guardaroba da cambiare a piacimento. È una verità oggettiva, incisa nel nostro DNA. Dire che si possa “scegliere” il proprio sesso non è progresso, è negare la scienza. E il peggio è che queste follie vengono vendute come difesa dei diritti, quando invece seminano solo caos, specialmente tra i giovani. Verdelli, con le sue parole, dà benzina a un’ideologia tossica che già mostra i suoi danni: dalle transizioni mediche irreversibili alle crisi di chi si pente di scelte spinte dalla propaganda culturale.

Meloni e Trump, il bersaglio dei woke

L’attacco di Verdelli a Meloni e Trump è fuori luogo e meschino. Il loro incontro del 17 aprile 2025 alla Casa Bianca era incentrato su commercio, cooperazione e rafforzamento dei legami tra Italia e Stati Uniti. Non hanno dichiarato guerra al “woke” né hanno toccato temi di sesso o identità. Ma per Verdelli, la loro alleanza è un simbolo da distruggere, un ostacolo al suo mondo di fantasie senza basi scientifiche. È lui che trasforma un vertice diplomatico in un pretesto per difendere il “sesso à la carte”. Patetico e prevedibile.

Giornalismo woke al servizio dell’ideologia

Verdelli scrive per il Corriere della Sera, che insieme a La Repubblica si è trasformato in un megafono dell’ideologia woke, lontano anni luce dai bisogni degli italiani. Non sono testate prestigiose, ma bolle di propaganda che indottrinano invece di informare. Da uno come Verdelli, che ha pure diretto Repubblica, ci si aspetterebbe un briciolo di serietà, invece eccolo a fare il paladino di un’ideologia che sta crollando ovunque, dagli Usa di Trump all’Italia di Meloni. Il suo commento non rappresenta i lettori, ma solo un’élite che si compiace delle proprie follie.

Stop al sesso à la carte

Il delirio di Verdelli deve finire. Non possiamo tollerare che il dibattito pubblico venga inquinato da chi scambia i diritti con i capricci, la scienza con i sentimenti. Il sesso non si sceglie, si è. Punto. Meloni e Trump, ciascuno a suo modo, incarnano un ritorno alla realtà, a un mondo dove le verità fondamentali non vengono calpestate per compiacere la moda woke. Verdelli può continuare a sognare il suo “sesso à la carte”, ma gli italiani meritano di meglio: chiarezza, verità e rispetto per la natura. Ritira quelle parole, Carla, e smetti di fare il profeta di un’ideologia fallita. Torna alla realtà, se ci riesci.