Studentessa violentata dai maranza mentre aspetta il bus al Corvetto
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Corvetto, Inferno Islamico Dopo la Morte di Ramy: Marocchino Aggredisce una Studentessa alla Fermata dell’Autobus, Basta con Questi Immigrati Violenti!
Milano è un campo di battaglia, e il quartiere islamico di Corvetto, già messo a ferro e fuoco dai “maranza” dopo la morte di Ramy, è diventato il simbolo di un degrado che non possiamo più tollerare. L’ultima atrocità risale a venerdì 18 aprile 2025: una studentessa universitaria della IULM, Silvia (nome di fantasia), è stata aggredita sotto la pensilina della linea 95 ATM in via Polesine, a due passi da piazzale Corvetto. Un marocchino di 25 anni, pregiudicato per spaccio e appena uscito dal carcere, l’ha afferrata per le braccia, l’ha sbattuta contro il plexiglass e ha mimato ripetutamente un atto sessuale, mentre un gruppo di nordafricani lo spalleggiava. Questo è l’ennesimo schiaffo alla nostra sicurezza: immigrati che trasformano le nostre strade in giungle dove le nostre ragazze non possono nemmeno aspettare un autobus senza rischiare la vita!
Erano le 20:50 quando Silvia, sola alla fermata, è stata improvvisamente circondata da sette-otto nordafricani. Uno di loro, il marocchino, si è staccato dal gruppo e l’ha aggredita con una violenza brutale: l’ha afferrata, l’ha scaraventata contro la pensilina e ha compiuto gesti osceni, minacciandola in modo inequivocabile. Solo il passaggio di alcune auto ha messo in fuga l’aggressore, che si è rifugiato in un esercizio commerciale, protetto dai suoi connazionali, per poi scappare verso viale Lucania. La ragazza, in lacrime e sotto shock, ha chiamato il 112, nonostante qualcuno le abbia fatto segno di tacere. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, grazie alle telecamere di videosorveglianza, hanno identificato il responsabile: un marocchino pregiudicato, scarcerato a febbraio, ora denunciato per violenza sessuale e in fuga.
Corvetto, già devastato dai

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Basta con questa follia! Corvetto non può essere una zona franca per immigrati violenti: serve un’azione immediata, espulsioni di massa per tutti i delinquenti stranieri, chiusura delle frontiere e pene durissime per chi osa toccare le nostre ragazze. Le autorità smettano di ignorare il problema: questo marocchino deve essere trovato e cacciato, insieme a tutti quelli come lui. Milano non si piega, e noi non ci arrenderemo: fuori gli immigrati violenti, prima gli italiani, sempre!
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