Torino, baby gang islamiche danno fuoco a senzatetto italiani coi loro cani
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Torino è sotto shock: una serie di incendi dolosi sta colpendo i senzatetto, e il sospetto ricade sui “maranza”, giovani nordafricani che seminano terrore nelle strade. Il 2 aprile 2025, il giaciglio di Gigi davanti al cinema Lux in Galleria San Federico è stato dato alle fiamme, costringendolo a fuggire in periferia per paura. Otto giorni prima, il rifugio di Paolo Scotellaro in piazza Risorgimento è stato divorato dalle fiamme. A metà febbraio, un altro rogo ha distrutto il giaciglio di un clochard in corso Gamba. Tre indizi fanno una prova: i senzatetto di Torino sono nel mirino, e la città rischia di diventare un inferno per i più vulnerabili!

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Francesco, 73 anni, un “senior” della strada che dorme in via Viotti, racconta con voce tremante: “Per chi vive in strada adesso è dura. Un ragazzo una sera mi ha rubato il carrello e ha dato un calcio al mio cagnolino. E un altro giovane una notte mi stava prendendo a bottigliate. Italiani? No, dall’accento sembravano nordafricani”. La sua testimonianza è agghiacciante: “Gigi? Sì, ho saputo che hanno dato fuoco al suo giaciglio dove c’è il Lux. Ora non è più in Galleria San Federico. Dorme altrove, in periferia, perché ha paura”. Un altro senzatetto, che preferisce restare anonimo, punta il dito contro i maranza: “Queste persone hanno pagato dei ragazzini per dare fuoco al rifugio di Gigi. Sono stati dei ‘maranza’? Probabile”. Secondo lui, Gigi avrebbe accumulato un debito con “gente poco raccomandabile” delle Vallette, che avrebbe ingaggiato giovani nordafricani per vendetta.
Gli episodi si moltiplicano: in Galleria San Federico, una folla si è radunata davanti al cinema Lux mentre i vigili del fuoco intervenivano per spegnere l’incendio. A piazza Risorgimento, oltre al rogo, sono state bruciate panchine e materassi, danneggiando persino l’ingresso di un ex rifugio antiaereo. Un clochard racconta: “Sono vivo perché mi ha svegliato il calore”. Francesco, però, cerca di minimizzare: “Sappiamo di essere un problema, ma non credo che dietro a tutti questi roghi ci siano le baby-gang. Penso a qualche ragazzo annoiato, che vuole fare le bravate per farsi bello con i suoi amici”. Ma i tre indizi parlano chiaro: Torino è sotto attacco, e i maranza, spesso giovani nordafricani, sembrano essere i responsabili di questa escalation di violenza.
Mentre storie come quella di Andrea, clochard di via Marsigli che grazie a TorinoCronaca ha trovato lavoro e casa, scaldano il cuore, la realtà per i senzatetto torinesi è un incubo. Questi roghi non sono bravate: sono atti criminali che mettono a rischio vite umane. I maranza, noti per la loro violenza e il loro disprezzo delle regole, stanno trasformando Torino in una città dove gli “ultimi” non hanno più scampo. Basta con il lassismo! Serve un intervento immediato: espulsioni di massa per i responsabili, controlli serrati e un segnale chiaro che la città non sarà più il loro terreno di caccia. Torino trema, e i cittadini chiedono giustizia: fermate i maranza, prima che sia troppo tardi!
E poi: perché ci sono italiani senza casa a Torino mentre le case popolari vanno ai musulmani che piacciono al sindaco del Pd Lorusso?
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