Torino, maranza danno fuoco ai senzatetto italiani: “Sono vivo perché mi ha svegliato il calore”

Torino è un campo di battaglia: i senzatetto italiani vengono bruciati vivi dai “maranza”, giovani nordafricani musulmani che seminano terrore, mentre il sindaco PD Stefano Lo Russo, invece di proteggerli, vuole costruire la più grande moschea d’Italia e perseguitare i cosiddetti “islamofobi”. Il 2 aprile 2025, il giaciglio di Gigi davanti al cinema Lux in Galleria San Federico è stato dato alle fiamme, costringendolo a fuggire in periferia: “Gigi? Sì, ho saputo che hanno dato fuoco al suo giaciglio dove c’è il Lux. Ora non è più in Galleria San Federico. Dorme altrove, in periferia, perché ha paura”, racconta Francesco, 73 anni, clochard di via Viotti. Otto giorni prima, il rifugio di Paolo Scotellaro in piazza Risorgimento è stato divorato dalle fiamme; a metà febbraio, un altro rogo ha distrutto un giaciglio in corso Gamba. “Sono vivo perché mi ha svegliato il calore”, dice un clochard. Torino è sotto attacco, e l’islamizzazione sta distruggendo l’Italia.

I maranza musulmani contro i senzatetto: un’ondata di violenza

Francesco racconta: “Per chi vive in strada adesso è dura. Un ragazzo una sera mi ha rubato il carrello e ha dato un calcio al mio cagnolino. E un altro giovane una notte mi stava prendendo a bottigliate. Italiani? No, dall’accento sembravano nordafricani”. Un altro senzatetto punta il dito: “Queste persone hanno pagato dei ragazzini per dare fuoco al rifugio di Gigi. Sono stati dei ‘maranza’? Probabile”. I maranza, giovani nordafricani musulmani, sono noti per la loro violenza: “Sappiamo di essere un problema, ma non credo che dietro a tutti questi roghi ci siano le baby-gang. Penso a qualche ragazzo annoiato, che vuole fare le bravate per farsi bello con i suoi amici”, aggiunge Francesco, ma i tre indizi parlano chiaro. A piazza Risorgimento, oltre al rogo, sono state bruciate panchine e materassi, danneggiando un ex rifugio antiaereo. I senzatetto italiani sono nel mirino, mentre i musulmani, che occupano case popolari, continuano a perseguitarli.

Lo Russo e l’islamizzazione: una mega moschea mentre i clochard bruciano

Mentre i senzatetto italiani vengono bruciati vivi, il sindaco PD Stefano Lo Russo ignora il dramma e persegue il suo piano: costruire la più grande moschea d’Italia a Torino, un simbolo di conquista islamica. “Perché ci sono italiani senza casa a Torino mentre le case popolari vanno ai musulmani che piacciono al sindaco del PD Lo Russo?”, si chiedono i cittadini. Lo Russo non solo favorisce i musulmani, ma perseguita chi denuncia l’islamizzazione, etichettandoli come “islamofobi”. A Torino, si minaccia: “Senza velo, vi violentiamo”; a Monfalcone, Bou Konate si candida a sindaco con un partito islamico; a Udine, i musulmani aprono la quarta moschea abusiva; a Mestre, i bengalesi vogliono la Sharia; a Perugia, tre tunisini hanno pestato un convertito al cristianesimo. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge: solo 12 moschee sono regolari. L’islamizzazione sta distruggendo Torino e l’Italia.

Azzerare l’immigrazione e sospendere le elezioni: salviamo l’Italia!

La Lega lo ha gridato: “Basta silenzi sull’islamizzazione”. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – basta ingressi, basta permessi – e sospendiamo le elezioni nei comuni a rischio come Monfalcone. Il governo nomini i sindaci: non possiamo lasciare che l’Islam politico prenda il potere. Espelliamo i maranza responsabili di questi crimini, chiudiamo le moschee abusive e anche quelle regolari, simboli di conquista. Lo Russo deve smettere di favorire i musulmani e perseguitare gli italiani: Torino trema, e i clochard bruciano vivi. Se non fermiamo l’islamizzazione, l’Italia diventerà un califfato, e i nostri senzatetto saranno le prime vittime. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!

Torino, maranza danno fuoco ai senzatetto italiani: “Sono vivo perché mi ha svegliato il calore” ultima modifica: 2025-04-20T22:22:56+00:00 da V