Papa Francesco e l’Islam: ha aperto le porte dell’Italia all’islamizzazione
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Con la sua ossessione per i ponti ha aperto la strada all’orda islamica che i suoi predecessori avevano combattuto. Che San Giovanni Paolo II aveva profetizzato.
“Papa Francesco ha svenduto il cristianesimo all’Islam: il suo pontificato ha aperto le porte all’islamizzazione!”
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha condotto il cristianesimo verso una resa totale all’Islam, promuovendo un dialogo che non è stato fratellanza, ma sottomissione. Seguendo “le orme che conducono alla casa di Abramo, padre di tutte le fedi”, Bergoglio ha compiuto un gesto che nessun pontefice aveva mai osato: si è recato nel cuore della Penisola Araba, dove è proibito costruire chiese, ignorando il pericolo dell’islamizzazione. Questo non è stato un cambio di passo, ma una capitolazione che ha tradito i cristiani e ha spalancato le porte alla Sharia. L’unica soluzione è azzerare l’immigrazione islamica regolare.
Bergoglio ha corretto Ratisbona: un tradimento dei valori cristiani
Francesco ha voluto ‘riparare’ agli “errori” di Benedetto XVI, che nel “discorso di Ratisbona” del 2006 aveva denunciato l’Islam come una religione con cose “cattive e disumane”. Per Bergoglio, questo era inaccettabile: “Intensificare il dialogo fra le varie religioni. Penso anzitutto a quello con l’Islam e ho molto apprezzato la presenza, durante la Messa d’inizio del mio ministero, di tante Autorità civili e religiose del mondo islamico”, aveva dichiarato una settimana dopo la sua elezione nel 2013. Ma mentre Francesco parlava di dialogo, i suoi migranti musulmani hanno seminato terrore in Europa: Charlie Hebdo, Bataclan, e il mantra “Noi contro loro” è diventato realtà. Eppure, nel 2016, a Castelnuovo di Porto, Bergoglio ha lavato e baciato i piedi a 12 migranti, fra cui 4 musulmani, dicendo: “Tre giorni fa c’è stato un gesto di guerra, di distruzione. Noi qui abbiamo diverse religioni e culture, ma con questo gesto diciamo che siamo fratelli e vogliamo vivere in pace”. È stata un’ingenuità pericolosa: l’Islam non voleva pace, voleva conquista.
Fratellanza umana: un patto che ha legittimato la Sharia
Nel 2019, ad Abu Dhabi, Francesco ha siglato con Ahmad al Tayyeb, imam della moschea al Azhar, il documento “Fratellanza umana”: “In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace”. Un testo che non ha condannato l’Islam radicale, ma lo ha legittimato, ignorando che la Sharia opprime donne, cristiani e minoranze. “So come la pensano (i musulmani), cercano la pace”, aveva detto Francesco tornando dall’Egitto, aggiungendo: “Il nunzio di un Paese africano mi ha raccontato che per il giubileo c’è sempre la fila, tanti si fermano al confessionale e sono cattolici, ma la maggioranza prosegue e arriva all’altare della Madonna, sono islamici e vogliono fare il giubileo”. Parole che hanno negato la realtà delle nostre città, dove le madonnine vengono distrutte dai migranti islamici.
In Iraq, Bergoglio ha celebrato Abramo con i terroristi
Nel 2021, in Iraq, Francesco ha continuato la sua missione di sottomissione: a Mosul, davanti agli ultimi cristiani e a un Paese devastato dall’ISIS, ha incontrato l’ayatollah al Sistani, dicendo: “Auspico che i leader religiosi e spirituali esortino le parti interessate, e specialmente le grandi potenze a dare priorità alla ragione e alla saggezza rinunciando al linguaggio della guerra”. A Ur, aveva dichiarato: “Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Dio chiese ad Abramo di alzare lo sguardo al cielo e di contarvi le stelle (cfr Gen 15,5). In quelle stelle vide la promessa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, ebrei, cristiani e musulmani, insieme con i fratelli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra”. Ma questo non è stato dialogo: è stata un’umiliazione che ha legittimato un Islam che perseguita i cristiani e vuole imporci la Sharia.
Il pontificato di Bergoglio ha aperto le porte all’islamizzazione: un disastro per l’Italia!
Papa Francesco, con le sue azioni durante il pontificato, ha spalancato le porte all’islamizzazione, tradendo i cristiani e i valori dell’Italia. A Bologna, il sindaco PD Lepore ha celebrato il Ramadan e ha ignorato la Pasqua; a Torino, Lo Russo vuole una mega moschea mentre i senzatetto sono stati bruciati vivi; a Monfalcone, Bou Konate si è candidato con un partito islamico; a Udine, i musulmani hanno aperto moschee abusive; a Luino e Domodossola, le donne hanno subito il Taarrush Gamea; a Roma, turisti gay sono stati aggrediti con spray urticante da una vera e propria ronda della sharia. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge, anche a Roma. Bergoglio, con la sua “fratellanza”, ha legittimato un Islam che ci vuole sottomessi. La sua ingenuità ha trasformato l’Italia in un campo di battaglia: la Sharia avanza, e i cristiani sono stati abbandonati. Francesco ha guardato le stelle di Abramo, ma ha lasciato che l’Italia bruciasse sotto il peso dell’Islam.
Non possiamo lasciare che la Sharia prevalga. Chiudiamo le moschee abusive e anche quelle regolari, simboli di conquista. Bergoglio ha svenduto il cristianesimo: l’Italia è cristiana, non islamica. Se non fermiamo l’islamizzazione, la nostra identità sarà cancellata, e Francesco sarà ricordato come l’ultimo Papa.
Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!
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