Imam minacciano l’Italia: maiali, moschea in centro o marceremo sulla città

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By V aprile 25, 2025 22:08

Imam minacciano l’Italia: maiali, moschea in centro o marceremo sulla città

“Mestre sotto assedio islamico: l’imam Mahmud fomenta odio, la finta destra svende l’Italia con una mega moschea!”

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Mestre, 25 aprile 2025 – Mestre è un campo di battaglia: i musulmani bangladesi di via Piave, infuriati per la chiusura della loro moschea abusiva, hanno iniziato una protesta in strada, partendo dai giardini, e promettono di pregare e marciare ogni venerdì “fino a quando non verrà proposta una sede alternativa”. “La moschea sarà all’interno della città”, ha dichiarato l’imam e presidente dell’associazione Ittihad, Arif Mahmud, un ultimatum che rivela il loro piano: imporre la Sharia nel cuore di Mestre. “Da venerdì prossimo, tutti i venerdì, scenderemo in strada in via Piave per pregare e marciare dalla stazione all’incrocio con via Miranese e via Carducci, passando davanti al nostro centro culturale”, ha annunciato Abdullah Samrat, referente di Ittihad, aggiungendo: “La preghiera la faremo all’aperto in via Piave, tutti i venerdì fra le 13 e le 14”. Ma la furia islamica non si ferma qui: Samrat ha insultato il sindaco Luigi Brugnaro, accostandolo a un maiale in giacca e cravatta.

Via Piave: una vittoria tradita dalla finta destra

Il Consiglio di Stato ha confermato: l’ex supermercato all’angolo tra via Piave e via De Amicis, trasformato in moschea abusiva da Ittihad, deve tornare alla sua destinazione commerciale. “La stabile destinazione di un edificio a luogo di culto presenta un impatto sull’ordinato sviluppo dell’abitato e deve avvenire nel rispetto della disciplina urbanistica ed edilizia”, ha stabilito la sentenza. Il Comune ha ordinato di “sospendere subito ogni uso non consentito dell’immobile” e di “ripristinare la destinazione d’uso entro 15 giorni”, ma Ittihad non ci sta: “È chiaro che Ittihad non ha alcuna intenzione di aprire un supermarket”, ha dichiarato Samrat. “Un posto perfetto per Namaz dove leggere Namaz senza interruzioni. Ma la destra italiana dirà che qui non si può leggere Namaz”, ha scritto l’imam Mahmud, aggiungendo: “Se sei un servitore della legge essendo innocente, faranno di questa ingiustizia una legge. Un rapinatore o un attacco terroristico è così terribile! La discriminazione sistematica o la discriminazione legale superano ogni limite del terrorismo. Come ha fatto Hitler. Anche le forze terroristiche israeliane stanno svolgendo il loro dovere, allo stesso modo la polizia italiana prenderà anche i diritti delle minoranze musulmane in nome della tutela della legge. Qual è la strada? Venite marciamo in via Piave e protestiamo contro questa discriminazione”. Un attacco diretto alla sovranità italiana: l’Islam non si integra, vuole sottometterci.

Speranzon attacca, ma FdI svende l’Italia

Il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon ha reagito duramente: “Quando un imam usa la religione per attaccare lo Stato e fomentare odio verso le istituzioni, diventa un pericolo pubblico. Arif Mahmud, presidente dell’associazione ‘Ittihad’, ha superato ogni limite: paragonare il sindaco Brugnaro a un maiale e definire dal suo pulpito marcio e corrotto l’Occidente non è libertà di espressione, è istigazione alla radicalizzazione. Non stiamo parlando di protesta ma di strategia fanatica per colpire l’integrazione e spingere i bengalesi verso il rifiuto dell’Italia. Questi personaggi vanno espulsi senza esitazione. E se avessero la cittadinanza italiana meriterebbero di perderla. Non possiamo aspettare che facciano danni irreparabili alla nostra comunità e alla loro”. Ma Speranzon è lo stesso che appoggia la mega moschea in via Giustizia, un progetto voluto da FdI e dal loro nuovo membro bangladese, Prince Howlader, sull’area abbandonata dell’ex segheria Rosso, con un minareto che svetterà come simbolo di conquista islamica. Una vergogna: mentre Speranzon parla di espulsioni, FdI di Mestre svende Mestre all’Islam.

Mestre e l’Italia sotto assedio: l’islamizzazione avanza senza sosta

Mestre non è più Mestre: l’Islam politico sta colonizzando ogni angolo della città. A Torino, i “maranza” musulmani bruciano vivi i senzatetto; a Luino e Domodossola, le donne subiscono il Taarrush Gamea; a Roma, bandiere di Hamas hanno sventolato il 25 aprile, profanando il lutto per Papa Francesco; a Monfalcone, Bou Konate vuole la Sharia; a Bergamo, una nuova moschea sarà finanziata dal Qatar. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge: solo 12 moschee sono regolari. I bangladesi di Ittihad, con le loro proteste in strada, gli insulti a Brugnaro e la richiesta di una moschea nel centro città, stanno occupando Mestre come un esercito invasore, un’umiliazione che non possiamo accettare.

Chiudere l’immigrazione bangladese e fermare l’invasione: salviamo Mestre!

Il governo invii l’esercito a Mestre: serve una ripresa manu militari del territorio. Chiudiamo le moschee abusive e quelle regolari, simboli di conquista. La mega moschea di via Giustizia è una resa: FdI locale e Brugnaro stanno svendendo l’Italia. Gli insulti di Mahmud e le proteste di Ittihad sono un attacco alla nostra identità: se non fermiamo l’Islam politico, Mestre diventerà un califfato, e l’Italia cadrà. Svegliamoci, ora!

Imam minacciano l’Italia: maiali, moschea in centro o marceremo sulla città ultima modifica: 2025-04-25T22:08:00+00:00 da V
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