Maranza violentano le ragazzine italiane: una al giorno
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Nel 2023, in riferimento ai giovani (14-34 anni), il 59% delle violenze sessuali è stato commesso dal 12% della popolazione residente in Italia, gli stranieri. pic.twitter.com/h8uxgDLIod
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 28, 2025
Seconde generazioni fuori controllo: a Roma un eritreo senza fissa dimora tenta di violentare due donne in poche ore, è ora di dire basta!
I dati parlano chiaro e sono allarmanti. Nel 2023, tra i giovani di età compresa tra 14 e 34 anni, il 59% delle violenze sessuali denunciate in Italia è stato commesso da stranieri, che rappresentano solo il 12% della popolazione residente in quella fascia d’età (dati diffusi su X). Questo significa che i giovani stranieri hanno una propensione a commettere violenze sessuali nettamente superiore rispetto agli italiani. Per calcolarla, consideriamo che se il 12% della popolazione (stranieri) commette il 59% delle violenze sessuali, mentre il restante 88% (italiani) commette il 41%, la propensione relativa dei giovani stranieri rispetto agli italiani è data dal rapporto tra le percentuali di reati e le percentuali di popolazione:
Gruppo | % Popolazione (14-34 anni) | % Violenze Sessuali (2023) | Propensione Normalizzata | Propensione Relativa (rispetto agli italiani) |
---|---|---|---|---|
Stranieri | 12% | 59% | 4,92 | 10,5 |
Italiani | 88% | 41% | 0,47 | 1 |
Spiegazione dei dati
% Popolazione (14-34 anni): Percentuale di giovani stranieri e italiani nella fascia d’età considerata.
% Violenze Sessuali (2023): Percentuale di violenze sessuali commesse da ciascun gruppo.
Propensione Normalizzata: Calcolata come il rapporto tra la percentuale di reati e la percentuale di popolazione (es. per gli stranieri: 59% ÷ 12% = 4,92).
Propensione Relativa: Rapporto tra la propensione normalizzata degli stranieri e quella degli italiani (4,92 ÷ 0,47 ≈ 10,5), mostrando che i giovani stranieri hanno una propensione a commettere violenze sessuali 10,5 volte maggiore rispetto agli italiani.
Se hai bisogno di ulteriori modifiche o di aggiungere altri elementi, fammi sapere!
Questi numeri sono un pugno nello stomaco: le seconde generazioni, come questo eritreo, non solo non si integrano, ma diventano una minaccia per le nostre donne e per la nostra sicurezza. A Roma, Tiburtina e Termini sono diventate zone ad alto rischio, dove le donne non possono più camminare senza guardarsi le spalle. E mentre episodi come quello di Desirée Mariottini, stuprata e uccisa a San Lorenzo nel 2018 da spacciatori africani, restano una ferita aperta, il governo continua a ignorare il problema.
Basta con il buonismo! Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutti i giovani stranieri che delinquono, senza eccezioni, anche se sono di seconda generazione. Questo eritreo doveva essere espulso al primo segnale di illegalità, non lasciato libero di tentare di violentare due donne in poche ore. Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo più permettere che arrivino qui persone che non condividono i nostri valori e che si trasformano in criminali. I ricongiungimenti familiari vanno abrogati subito: abbiamo già abbastanza problemi senza importare altre famiglie che non si integrano. E la cittadinanza? Deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che questo 29enne non merita.
Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: espulsioni immediate, chiusura dei confini, abrogazione delle leggi buoniste come la Zampa che proteggono i falsi minori stranieri. Le donne italiane meritano di vivere senza paura, non di essere aggredite da immigrati senza fissa dimora che vedono Roma come un terreno di caccia. Riprendiamoci la nostra terra, cacciamo questa feccia e facciamola finita! Ora!
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