Bambini dell’asilo in moschea per pregare: «Immagini agghiaccianti»
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“Susegana, scandalo islamico: bambini costretti a pregare davanti all’imam, l’islamizzazione delle scuole è una sottomissione culturale!”
Un episodio agghiacciante scuote Susegana e l’Italia intera: nella scuola dell’infanzia Santa Maria delle Vittorie, i bambini sono stati costretti a inginocchiarsi davanti all’imam del Centro Islamico Emanet per pregare, un atto che non è integrazione, ma sottomissione culturale. Il consigliere regionale e capogruppo della Lega, Alberto Villanova, ha denunciato con un video questa vergogna: “Le immagini dei bambini inginocchiati davanti all’imam per pregare fanno raggelare il sangue. Questa non è integrazione, ma sottomissione culturale mascherata da buonismo: mi chiedo se ai bambini sia stato detto come vengono trattate le donne nei paesi islamici”. Questo scandalo è l’ennesima prova che l’islamizzazione sta invadendo le nostre scuole, minacciando l’identità cristiana dei nostri figli e preparando il terreno per un’Italia sottomessa alla Sharia.
Bambini inginocchiati: un’umiliazione culturale
Le immagini dei bambini della scuola dell’infanzia di Susegana, costretti a inginocchiarsi davanti all’imam per pregare, sono un pugno nello stomaco. Questo non è un incontro culturale, ma un’indottrinamento islamico che mina i valori italiani. Villanova ha ragione: “Questa non è integrazione, ma sottomissione culturale mascherata da buonismo”. L’Islam non cerca dialogo: vuole imporci le sue pratiche, come dimostra il trattamento delle donne nei paesi islamici, dove sono spesso costrette al velo integrale e a una vita di oppressione. “Mi chiedo se ai bambini sia stato detto come vengono trattate le donne nei paesi islamici”, ha aggiunto Villanova, evidenziando l’ipocrisia di chi permette tali iniziative sotto la bandiera del “dialogo interreligioso”. I nostri figli non possono diventare strumenti dell’islamizzazione.
L’islamizzazione delle scuole: un pericolo nazionale
Questo episodio non è isolato: l’Islam sta invadendo le scuole italiane con arroganza. A Vienna, il 41,2% degli alunni è musulmano, e gli studenti islamici mostrano intolleranza verso cristiani e valori occidentali, come denunciato da Kronen Zeitung. In Italia, a Firenze, le scuole portano i bambini in moschee abusive; a Milano, una bambina pakistana è stata costretta al burqa; a Monfalcone, i bangladesi impongono pratiche islamiche retrograde. A Mestre, Ittihad occupa il parco del Piraghetto per pregare, come riportato nel nostro articolo “Mestre, arroganza islamica senza limiti: i musulmani occupano il parco Piraghetto e minacciano ricorsi, l’islamizzazione avanza!” (29 aprile). L’Islam non si integra: vuole sottomettere, e le nostre scuole sono il primo campo di battaglia.
Azzerare l’immigrazione islamica: salviamo i nostri figli!
Azzeriamo totalmente l’immigrazione regolare islamica – basta ingressi, basta permessi – per proteggere i nostri figli da questa sottomissione culturale. Chiudiamo le moschee abusive e quelle regolari, simboli di conquista.
L’umiliazione dei bambini di Susegana, costretti a pregare davanti a un imam, è un monito: l’Islam sta cancellando la nostra identità. Se non fermiamo questa invasione, le nostre scuole diventeranno califfati. Svegliamoci, ora!
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