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Chi tortura gli animali è la vera bestia.

Lecce, Scandalo in Via Trinchese: Cane Maltrattato per Accattonaggio, l’Assessore Interviene ma la Situazione Resta Critica

A Lecce, nel cuore del centro cittadino in via Trinchese, un cane viene sfruttato e maltrattato per accattonaggio, sotto gli occhi indignati di passanti e residenti. Il proprietario, un uomo senza fissa dimora di nazionalità romena, già noto alle autorità, aveva subito il sequestro di un altro cane l’estate scorsa per lo stesso motivo, come denunciato dall’associazione animalista Nuova Lara. Nonostante le segnalazioni e l’onda di indignazione scoppiata a febbraio, nulla è cambiato: l’uomo è ancora lì, con un nuovo cane, che secondo testimoni viene colpito e sollevato per le orecchie ogni volta che si muove o si ribella, mostrando chiari segni di terrore.

La situazione ha spinto i cittadini a lanciare una petizione su Change.org, che ha raccolto 3.500 firme. La petizione denuncia scene agghiaccianti: il cane guaisce, trema e viene sottoposto a violenze pubbliche. Nonostante le numerose segnalazioni a forze dell’ordine, Polizia Locale e Asl veterinaria, l’ultima verifica si è limitata a controllare il microchip dell’animale, ritenendo tutto in regola. “Avere un chip non significa non essere maltrattati”, si legge nella petizione, che chiede un sopralluogo approfondito, il sequestro del cane, una verifica delle sue condizioni psicofisiche, un’indagine per maltrattamento animale (art. 544-ter del Codice Penale) e un protocollo comunale contro l’uso di animali per accattonaggio.

Nelle scorse ore, l’assessore all’Ambiente Andrea Guido è intervenuto direttamente, dichiarando sui social: “Sono in appostamento per controllare i due senza fissa dimora con i cani, che stanno indignando il web. Ho contattato i vigili, ora aspettiamo i veterinari dell’Asl e credo anche la questura”. Tuttavia, mentre l’animale resta immobile sul marciapiede, pietrificato dalla paura, la città chiede azioni concrete: non si può aspettare che il cane faccia la fine di altri, trovati morti dopo essere stati sfruttati per l’elemosina. Lecce merita risposte, non solo promesse.