Ragazzi italiani fatti inginocchiare e umiliati a sputi e pugni dai maranza

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By V maggio 4, 2025 21:43

Ragazzi italiani fatti inginocchiare e umiliati a sputi e pugni dai maranza

Ravenna, Notte di Terrore Fuori dalla Discoteca: Due Italiani Massacrati da una Baby Gang di Maranza, Figli di un’Integrazione Impossibile

Ravenna – Una notte di violenza brutale ha sconvolto Godo di Russi, lasciando due giovani italiani in un incubo di botte, umiliazioni e rapine. La notte del 6 gennaio 2024, fuori dalla discoteca “Onyx”, un 18enne di Cotignola e un 27enne dell’entroterra ravennate sono stati aggrediti, picchiati selvaggiamente, costretti a inginocchiarsi, sputati e filmati da un branco di maranza che seminano terrore senza alcun rispetto per le nostre leggi e la nostra gente. È l’ennesima prova di un’integrazione mai avvenuta, che sta trasformando le nostre città in giungle dove la violenza regna sovrana.

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Il 18enne, un ragazzo italiano come tanti, è stato accerchiato mentre raggiungeva il parcheggio. I maranza, un gruppo di sette giovani tra maggiorenni e minorenni, lo hanno inseguito come prede, lo hanno scaraventato a terra strattonandolo per il giubbotto, lo hanno massacrato di pugni e calci, costringendolo a inginocchiarsi in un gesto di sottomissione. Non contenti, lo hanno umiliato sputandogli addosso e filmando tutto con i loro cellulari, mentre gli strappavano con violenza un orecchino d’argento dal lobo sinistro, lasciandolo con una prognosi di 20 giorni. Il 27enne, anch’egli italiano, ha subito un trattamento simile: preso a pugni e strangolato, è stato costretto a chiedere scusa solo per aver urtato uno del branco sulla pista da ballo. Due vite distrutte, due famiglie in lacrime, e un’unica verità: questi maranza, cresciuti in Italia ma estranei ai nostri valori, sono una minaccia che non possiamo più ignorare.

Le indagini della Squadra Mobile di Ravenna hanno portato all’identificazione del gruppo: due maggiorenni, un 21enne e un 22enne di origine magrebina, sono finiti davanti al gup Federica Lipovscek e al pm Monica Gargiulo con accuse pesanti: rapina aggravata, lesioni personali e violenza privata aggravata. Il 21enne è stato riconosciuto grazie a un tatuaggio visibile nel video incriminato, recuperato dagli inquirenti. Gli altri cinque, tutti minorenni residenti a Ravenna, diversi dei quali di origine magrebina, sono la spina dorsale del branco e saranno giudicati dal tribunale dei minori di Bologna. Molti di loro sono già noti per episodi di bullismo e piccole rapine, come furti di scarpe griffate a coetanei. Ma quella notte, il loro odio è esploso in un’orgia di violenza che ha lasciato il 18enne e il 27enne a terra, feriti nel corpo e nell’anima.

Questi non sono “ragazzi difficili”, sono il prodotto di un’immigrazione incontrollata e di un’integrazione impossibile. Nati e cresciuti in Italia, i maranza di seconda generazione come questi non hanno alcun rispetto per la nostra cultura, per le nostre regole, per la nostra gente. Si muovono in branco, forti della loro arroganza, convinti di essere intoccabili. E mentre loro filmano le loro “imprese” per vantarsene sui social, i cittadini italiani vivono nella paura, umiliati e aggrediti nella loro stessa terra. È una vergogna che non possiamo più tollerare.

L’udienza preliminare è stata rinviata a settembre, e i due maggiorenni proveranno a risarcire le vittime. Ma il denaro non cancellerà il trauma, né restituirà dignità a due giovani italiani massacrati da chi non dovrebbe nemmeno essere qui. Serve una risposta durissima: espulsioni immediate per chi delinque, controlli serrati sui figli di immigrati che rifiutano di integrarsi, pene esemplari per chi osa alzare le mani sui nostri cittadini. Ravenna, come l’Italia intera, non può diventare ostaggio di questi maranza che ci odiano e ci disprezzano. Basta con il buonismo, basta con il silenzio. È ora di difendere la nostra terra e la nostra gente, prima che sia troppo tardi.

Ragazzi italiani fatti inginocchiare e umiliati a sputi e pugni dai maranza ultima modifica: 2025-05-04T21:43:11+00:00 da V
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