Se volete un’Italia islamica andate a votare il Referendum del PD
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“La cittadinanza italiana non si svende: fermiamo il referendum sull’invasione islamica, astenersi è un dovere patriottico!”
Italia, 7 maggio 2025 – La cittadinanza italiana non è un pezzo di carta: non si svende e non si regala! La nostra civiltà millenaria, costruita con il sangue, il sudore e l’impegno dei nostri avi, non può essere saccheggiata da culture non assimilabili, come quella islamica, che minaccia di cancellare la nostra identità. I nostri confini sono stati tracciati con il sangue dei nostri eroi, e la nostra Nazione è il frutto di secoli di sacrifici: non possiamo permettere che il referendum dell’8 e 9 giugno trasformi milioni di immigrati in nuovi italiani, aprendo le porte a un’islamizzazione irreversibile. Astenersi è un dovere patriottico: facciamo fallire questo referendum e chiediamo al governo di riformare la legge in senso restrittivo. L’Italia non si arrende all’invasione!
Una civiltà sotto attacco: l’Islam non si integra
Concedere la cittadinanza a milioni di immigrati, molti dei quali islamici, significherebbe la fine della nostra civiltà. L’Islam non si integra: vuole imporci la sharia. A Monfalcone, i bangladesi, il 30% della popolazione, rifiutano le nostre leggi, come denunciato da Anna Maria Cisint: “Da noi è pieno di potenziali Saman Abbas”. A Susegana, i bambini cristiani sono stati costretti a pregare Allah in moschea; a Mestre, Ittihad occupa il parco del Piraghetto; a Torino, i “maranza” musulmani bruciano vivi i senzatetto; a Roma, bandiere di Hamas hanno sventolato il 25 aprile. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge. Dare la cittadinanza a milioni di immigrati significherebbe consegnare loro il diritto di voto, permettendo, ai loro nipoti, di eleggere figure come Bou Konate, che vuole la sharia. Di prendere il potere e trasformare l’Italia in un califfato.
Astensione: un’arma contro l’invasione
Per questo motivo, l’8 e il 9 giugno non si va a votare. I referendum abrogativi richiedono un quorum del 50% più uno dei votanti, come previsto dall’articolo 75 della Costituzione: astenendoci, possiamo far fallire questa proposta scellerata e impedire che l’Italia venga svenduta. Una volta fallito il referendum, il governo deve riformare la legge sulla cittadinanza in senso restrittivo: lo ius sanguinis integrale sarebbe la soluzione ideale, ma basterebbe limitare i “nuovi italiani” a poche migliaia l’anno, per evitare che la nostra Nazione venga travolta dall’invasione islamica. I sindaci PD, come Gianni Montesel e Stefano Lo Russo, promuovono l’islamizzazione: non possiamo dargli il potere di distruggere l’Italia.
Fermiamo l’invasione islamica: l’Italia non si piega!
L’Islam porta violenza e oppressione: a Modena, l’avvocato Elisa Fangareggi ha ricevuto minacce di morte per aver rifiutato il niqab a scuola; a Mestre, un militare è stato aggredito da un nordafricano; a Pioltello, una scuola ha chiuso per il Ramadan. La nostra civiltà millenaria non può essere sacrificata sull’altare del buonismo: astenersi al referendum è un atto di resistenza per proteggere la nostra identità. Il governo deve agire con leggi restrittive per fermare l’invasione islamica.
L’Italia non si piega: non votiamo e salviamo la nostra Nazione!
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